Attualità

Magistrati in sciopero, Anm: adesione larghissima



ROMA – Percentuali elevate
quasi ovunque; adesione totale, secondo i promotori, in Cassazione e a Bologna,
e anche nella capitale, a Venezia, a Milano e a Napoli quasi tutti i giudici e i
pm hanno scelto di incrociare le braccia. I primi dati sullo sciopero dei
magistrati contro la riforma dell’ ordinamento giudiziario sono più che
confortanti per l’ Associazione nazionale magistrati che lo ha indetto.

”L’adesione è stata larghissima – commenta soddisfatto il presidente Edmondo
Bruti Liberati – Il che vuol dire che i magistrati valutano negativamente
questa riforma ed esprimono la loro preoccupazione per i mancati interventi
sulla funzionalità del servizio giustizià’.

Una riforma che, invece, il ministro della Giustizia Roberto Castelli
difende e su cui torna a premere l’acceleratore proprio nel giorno dello
sciopero dei magistrati. ”Il tempo è scaduto – avverte rivolto a chi tra i
suoi alleati pensa ancora a modifiche al testo – la riforma o si fa o non si
fà’.

In Cassazione e a Bologna, Ferrara e Sondrio, non si è tenuto alcun processo,
fatti salvi quelli previsti dal codice di autoregolamentazione dei magistrati.
Copione simile nella capitale: nel solo tribunale sono state rinviate 1500
udienze; a Venezia il 96 per cento dei magistrati ha incrociato le braccia; a
Napoli l’adesione stata del 91 per cento, più o meno allo stesso livello di
Milano (90 per cento) dove è in corso un’ affollata assemblea. E su percentuali
analoghe viaggia la protesta nelle altre grandi città: ”a Torino ha scioperato
l’ 89%” riferisce il vice presidente dell’Anm Pietro Martello, avvertendo che
si tratta di dati ancora approssimativi e che dunque nelle prossime ore
potrebbero ancora aumentare. Tra i centri più piccoli spiccano i risultati di
Verona (96%), Torre Annunziata (94 %), Cagliari (91 %), Bergamo e Trento (90%).

Ed è ancora polemica sui dati sullo sciopero che Castelli ha chiesto di
comunicare entro le 12 agli uffici del ministero. ”Ho qualche dubbio che la
macchina del ministero sià cosi’ efficiente da poter avere questo risultato”
dice Martello. Mentre Bruti torna a sottolineare: ”Non misuriamo il successo
dello sciopero dai numeri, anche se sono fuori discussione, ma dalla capacità
di far capire ai cittadini le nostre ragioni”.

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