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Sme, Pg Cassazione: ‘processò a Csm per Boccassini e Colombo

‘Processo’ disciplinare davanti al Csm per i pubblici
ministeri di Milano Ilda Boccassini e Gherardo Colombo. A chiedere il rinvio a
giudizio delle due toghe milanesi davanti al ‘tribunalè di Palazzo dei
Marescialli, a quanto si apprende, è stata la Procura Generale della
Cassazione, a conclusione dell’istruttoria a loro carico per la vicenda
relativa al fascicolo 9520 legato al processo Sme.

In particolare, a Boccassini e Colombo viene contestato
il fatto di aver opposto il segreto istruttorio agli ispettori inviati a suo
tempo a Milano dal ministro della Giustizia Roberto Castelli. Era stato proprio
il Guardasigilli ad avviare, sulla base delle conclusioni dell’inchiesta degli
‘007’ di via Arenula, l’azione disciplinare nei confronti dei due pm.

La richiesta della Procura generale della Cassazione
risale al 24 dicembre scorso. Nelle due paginette trasmesse al Csm Boccassini e
Colombo sono accusati di avere di ”illegittimamentè’ e ”reiteratamentè’
opposto il segreto investigativo sul fascicolo agli ispettori inviati dal
ministro Castelli. Secondo l’accusa, in questo modo avrebbero violato i loro
doveri di magistrati e leso il prestigio dell’ordine giudiziario. Sarà ora il
vicepresidente del Csm Virginio Rognoni a convocare la sezione disciplinare di
Palazzo dei Marescialli per discutere la richiesta di rinvio a giudizio a
carico dei due pm milanesi.

Prima dell’estate i due pm erano stati ascoltati dalla
Procura generale della Cassazione: il segreto, era stata allora la loro difesa,
era opponibile agli ispettori perchè il fascicolo era ancora aperto. A
ribadire la legittimità del comportamento di Boccassini e Colombo è oggi il
loro difensore Edmondo Bruti Liberati, presidente dell’Anm, secondo il quale
l’iniziativa disciplinare sarebbe in contrasto con la giurisprudenza del Csm e
della Cassazione.

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