CivileGiurisprudenza

Più tutela per i figli degli immigrati – Cassazione Civile, Sezioni Unite, Sentenza 21799/2010

Più tutela per i minori figli di immigrati irregolari a rischio di espulsione. Le Sezioni Unite della Corte di Cassazione, hanno stabilito che non si possono mandare via gli stranieri, anche se hanno commesso reati, nel caso in cui il loro allontanamento dall’Italia, tramite il rimpatrio, abbia riflessi negativi sul generale equilibrio psico-fisico dei loro bambini.

Secondo i Supremi giudici, i gravi motivi che, in base alle norme sull’immigrazione, consentono la temporanea autorizzazione del genitore con foglio di via a rimanere in Italia debbono essere interpretati in maniera elastica. Gli stessi non devono essere applicati solo alle situazioni di emergenza o alle circostanze contingenti ed eccezionali strettamente collegate alla salute del minore, ma a un ventaglio molto più ampio di circostanze.

 Fra i “gravi motivi” vanno ricomprese tutte le circostanze in grado di produrre qualsiasi danno effettivo, concreto, percepibile e obiettivamente grave che in considerazione dell’età o delle condizioni di salute ricollegabili al complessivo equilibrio psico-fisico derivi o deriverà certamente al minore dall’allontanamento del familiare o dal suo definitivo sradicamento dall’ambiente in cui è cresciuto.

Secondo la Cassazione si tratta di situazioni di per sè non di lunga o indeterminabile durata, e non aventi tendenziale stabilità e che pur non prestandosi ad essere preventivamente catalogate e standardizzate, si concretano in eventi traumatici e non prevedibili nella vita del fanciullo che necessariamente trascendono il normale e comprensibile disagio del rimpatrio suo o del suo familiare.

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