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A grandi passi verso la clonazione umana – di Nike Daidone

hqdefaultRisale a diciassette anni fa il primo esperimento sulla clonazione, ricorderete la pecora Dolly il primo animale clonato al mondo, fu un evento che segnò un’epoca senza precedenti per la ricerca. Dopo di lei seguirono tanti altri esperimenti come il maialino Pig 26 o i 600 topi clonati in Giappone, ed oggi con la stessa tecnica utilizzata per la celebre pecora Dolly, per la prima volta un team di scienziati dell’Oregon ha creato delle cellule staminali embrionali umane.

Gli scienziati della Oregon Health&Science University e dell’Oregon National Primate Research Center (ONPRC) sono riusciti a riprogrammare con successo le cellule della pelle umana in cellule staminali embrionali capaci a loro volta di trasformarsi in qualunque altro tipo di cellula del corpo. Shoukhrat Mitalipov, scienziato senior dell’ONPRC, sta seguendo la ricerca sulla scia del successo già ottenuto nel 2007, quando le cellule della pelle di una scimmia furono trasformate in cellule staminali embrionali.

Lo scopo di queste ricerche è quello di trovare e sperimentare nuove cure, nuove terapie basate sulle cellule staminali in grado di poter essere cellule di “ricambio” per i tessuti danneggiati a causa di malattie o infortuni come per esempio per malattie come la sclerosi multipla, le lesioni al midollo spinale, o il morbo di Parkinson. La tecnica usata implica il trapianto del nucleo di una cellula, contenente il DNA di un individuo, in una “cellula uovo” dalla quale è stato rimosso il proprio materiale genetico. La cellula uovo non fecondata si sviluppa, ed infine, produce le cellule staminali, tali cellule staminali derivate attraverso questa tecnica hanno dimostrato la loro capacità di trasformarsi proprio come le cellule staminali embrionali normali, in diversi tipi di cellule diverse, tra cui le cellule nervose, le cellule del fegato e le cellule cardiache, inoltre, poiché queste cellule riprogrammate possono essere generate con materiale genetico nucleare del paziente, non vi è alcuna preoccupazione del rigetto del trapianto.

C’è ancora molto da scoprire, per ora secondo gli scienziati, si è giunti ad un punto importante nell’ambito di queste ricerche, c’è ancora molto lavoro da fare per lo sviluppo di trattamenti con le cellule staminali sicure ed efficaci, ma, dicono, si tratta di un passo avanti importante per sviluppare le cellule che potrebbero essere utilizzate nella medicina rigenerativa. Bisogna specificare che la clonazione delle cellule staminali, nota come clonazione terapeutica, non è adatta alla produzione di cloni umani, ossia alla clonazione riproduttiva, quindi siamo molto lontani dai personaggi clonati descritti nei libri come ne “Il terzo gemello” di  Ken Follett, o ne “I ragazzi venuti dal Brasile” di Franklin J. Schaffner, , l’idea di poter avere un nostro doppione che svolga per noi tutti i lavori ingrati, che tagli il prato, che lavori al posto nostro o che prenda parte per noi alle riunioni condominiali è ancora molto lontana dalla sua realizzazione e comunque , sarebbe senz’altro difficile da gestire, pensate solo se invece di una moglie o di un marito, ce ne fossero due uguali….doppio capoufficio, doppi professori a scuola, o addirittura doppia suocera, non credo che la nostra vita ne risulti semplificata, anzi direi doppiamente complicata!

Lo scienziato Shoukhrat Mitalipov sta seguendo la ricerca sulla clonazione di cellule umane
Lo scienziato Shoukhrat Mitalipov segue la ricerca sulla clonazione di cellule umane

Nike Daidone

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