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2 Aprile 2020 Giornata sulla consapevolezza dell’Autismo.Il virus e lo spettro autistico

di Rossella Mennella – I bambini della Luna, così vengono chiamati i bambini affetti dallo spettro autistico. Darsi una risposta è possibile solo se proviamo a relazionarci con loro. Scopriremo come vivono separati da noi, in un mondo tutto loro, il cui sguardo è spesso rivolto altrove.Ma cos’è l’autismo? Cosa sta succedendo a questi bambini e ai loro genitori, in questi giorni di quarantena? L’autismo è una sindrome comportamentale causata da un disordine dello sviluppo biologicamente determinato, con esordio nei primi 3 anni di vita. Le aree interessate sono quelle dell’ interazione sociale, all’ abilità di comunicare idee e sentimenti fino alla capacità di stabilire relazioni significative con gli altri.
I bambini affetti da spettro autistico, così come i loro genitori, vivono le giornate aggrappati a rituali che, se vengono interrotti bruscamente, possono innescare in questi bambini ansia, attacchi di panico e reazioni aggressive.

Da come si può capire, non amano le novità, manifestano un forte attaccamento per quelle che sono le loro abitudini quotidiane. Le loro giornate sono scandite da una routine molto rigida. In questo momento di grandi rinunce per tutti noi, il sacrificio maggiore lo stanno facendo questi bambini che, avevano la loro quotidianità impostata tra scuola, insegnante di sostegno, terapia e rituali da portare a termine per fine giornata.

Se di norma un bambino va a scuola per stare con gli altri bambini, un bambino autistico vede la scuola non tanto come un luogo di aggregazione, ma come il luogo in cui è possibile poter realizzare i propri rituali. Un esempio, è il percorso che fanno da casa verso scuola, l’importanza per loro di fare sempre lo stesso tragitto, di fermarsi sempre nella stessa cartoleria ogni mattina, di cercare il numero maggiore di auto rosse strada facendo.
Questo virus ha portato a questi bambini la perdita di ogni sicurezza acquisita in anni di vita, perché se noi in questa quarantena ci stiamo aggrappando ai social per mantenere un contatto con il mondo, il loro mondo fatto da comportamenti ossessivi e ripetitivi che, per quanto sbagliati, è venuto meno e nessuno al momento potrà facilmente restituire a loro.

In questa giornata auguriamoci che, quella passeggiata che è stata concessa ai nostri bambini, possa essere sfruttata, non tanto da chi può tenere impegnato il proprio tempo in modi diversi, ma soprattutto da quei genitori che, avendo un figlio autistico, in questi giorni stanno facendo di tutto pur di sostituirsi agli insegnanti di sostegno, agli assistenti all’ autonomia e ai terapisti, per il benessere dei loro figli e dell’interno nucleo familiare.

Rossella Mennella

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