Attualità

Devolution, secondo sì della Camera

Rtoma 20
Ottobre – Via libera della Camera alla devolution. A Montecitorio il testo di
riforma della Costituzione in senso federalista incassa 317 si’, solo dieci in
più dei voti necessari, 234 no e 5 astensioni. Dopo il terzo si’ di oggi, il
provvedimento dovrà passare all’esame del Senato per il via libera definitivo.

La Cdl vota compatta, la Lega esulta esponendo due striscioni con su scritto
‘Grazie Bossi’ mentre si astengono l’ex segretario dell’Udc Marco Follini e
Bruno Tabacci. Restano in Aula e votano contro i deputati dell’Unione, dopo che
in un primo momento era circolata l’ipotesi di uscire in segno di protesta.

Soddisfatto il presidente del Consiglio,
Silvio Berlusconi
che parla di ”nuova
prova di compattezza della Cdl” e svela ai giornalisti di aver chiamato il
leader leghista Bossi per congratularsi con lui. ”Ho telefonato a Bossi e
naturalmente era contento”. Unico neo della giornata, l’astensione di Marco
Follini e Bruno Tabacci: ”Sembrano di un altro polo”. Parole che provocano la
replica del presidente della Commissione Attività produttive: ”Si’, forse ha
ragione Berlusconi. Vorrei appartenere al polo moderato ed equilibratore del
senso dello Stato e dell’interesse generale, che non sfida gli elettori”. Un
Polo, aggiunge Tabacci, in cui il ”dissenso sia considerato come un valore e un
arricchimento non una metastasi”.

Incassata la devolution, Berlusconi detta il prossimo obiettivo: la par condicio
e la cosiddetta ex Cirielli. Per il Cavaliere ”è un’ottima legge, necessarià’
e ”certamentè’ la maggioranza lavorerà per arrivare all’approvazione di
questo provvedimento, ”come abbiamo fatto in tutte le occasioni. Cio’ che ci
pare giusto noi lo facciamo”. Berlusconi respinge poi l’accusa che la legge
possa essere considerata ‘salvaPreviti’: ”Che un componente della maggioranza,
essendo implicato in procedimenti giudiziari, possa essere toccato da una legge
approvata dal Parlamento, questo non toglie nulla al fatto che questa sia una
buona legge, di cui c’è necessità per la generalità dei cittadini”. L’esame
della ‘ex Cirielli’, pero’, potrebbe slittare ancora. Dopo uno scontro
particolarmente acceso, la Capigruppo ha deciso che il provvedimento approderà
nell’aula della Camera dalla prossima settimana ma al quarto punto dell’ordine
del giorno. Dunque, a meno che la Cdl non chieda l’inversione dell’odg, è
probabile che la ‘ex Cirielli’ la prossima settimana non venga discussa.

Un ”graziè’ alla maggioranza e, in particolare, a Berlusconi e Fini arriva dal
leader della Lega Umberto Bossi.
”Devo ringraziare tutta la Casa delle Libertà – ha detto il Senatur in
un’intervista a ‘La Padanià – Insieme stiamo cambiando il paese e gli stiamo
dando il federalismo. Voglio ringraziare personalmente Berlusconi e Fini che con
la loro presenza hanno evidenziato l’importanza del voto di oggi”.

”Oggi è un giorno storico per la Lega Nord, per la Cdl ma, soprattutto, per il
Paesè’, ha aggiunto il ministro per le Riforme,
Roberto Calderoli
. La Lega non teme il
referendum confermativo, ha aggiunto Calderoli, ”noi stessi abbiamo detto che
avremmo chiesto un referendum perchè, quando si va a riscrivere una parte
importante della Costituzione, è soprattutto il popolo che deve esprimersi”.
Anche il collega di partito di Calderoli, il ministro del Welfare
Roberto Maroni
plaude al voto: ”Sono estremamente felicè’. Maroni ha detto che Bossi invita
pero’ alla prudenza perchè manca ancora l’ultimo passaggio al Senato ”che
determinerà finalmente la trasformazione dell’Italia da Paese centralista a
moderna Repubblica federalistà’.

Attacca la riforma l’opposizione. Per il presidente della Margherita,
Francesco Rutelli:
”Non si puo’ cambiare cosi’ la Costituzione che è un patrimonio, vorrei dire,
la casa di tutti gli italiani”. ”Alla fine – conclude Rutelli – la parola
andrà al popolo e siamo certi che questo accordo scellerato per fare contento
Bossi e la sua devolution, verrà bocciato dal popolo italiano con il
referendum”. Anche il leader dell’Italia dei Valori,
Antonio Di Pietro
pensa al referendum.
E dice ”L’Unione promuoverà un referendum abrogativo, e noi di Italia dei
Valori -ha aggiunto l’ex magistrato – proponiamo di scendere in piazza e
organizzarci per raccogliere le firme anche per il referendum per modificare la
legge elettorale. I numeri parlano chiaro: gli italiani stanno con noi”. Dello
stesso avviso Alfonso Pecoraro
Scanio
, presidente dei Verdi che è convinto che ”Saranno i
cittadini con il referendum a bocciare questa ignobile controriforma che spacca
il paese e calpesta la Costituzionè’

Duro sul voto anche Vannino Chiti,
coordinatore della segreteria nazionale Ds: ”Incredibile ma vero: la
maggioranza di destra, che alla Camera ha oltre 90 deputati in più, ha
approvato la modifica di oltre 50 articoli della Costituzione per soli 10 voti e
con astensioni eccellenti come quelle di Follini e Tabacci”.

Il
testo sulla devolution, giunto al penultimo passaggio parlamentare, tornerà ora
al Senato per l’approvazione definitiva. La riforma costituzionale votata dalla
Camera potrebbe, non appena assegnata, essere esaminata dalla Commissione Affari
costituzionali del Senato già martedi’ della prossima settimana. Lo ha riferito
il presidente della Commissione, Andrea Pastore (Fi). La Commissione per quella
stessa data ha in programma due sedute sulla riforma elettorale.

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