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Caso Melania Rea. Salvatore Parolisi ascoltato per otto ore

E’ stata una lunga deposizione, durata otto ore, quella di Salvatore Parolisi, il marito di Melania Carmela Rea, la giovane mamma trovata uccisa a coltellate il 20 aprile scorso a Ripe di Civitella (Teramo). Il colloquio con i magistrati è stato tranquillo e senza contestazioni ed all’uscita dalla caserma di Castello di Cisterna – dove si è svolto l’interrogatorio –  Parolisi e’ apparso molto stanco e teso. “Non avrei mai lasciato Melania” – avrebbe detto Parolisi -, nonostante la storia extraconiugale con Ludovica, la soldatessa di 27 anni di cui era stato l’istruttore. Salvatore non recede di un passo rispetto alla sua ricostruzione iniziale del giorno – il 18 aprile – in cui e’ scomparsa la moglie. E conferma quanto da lui detto finora anche su altri aspetti della vicenda.
Parolisi è stato sentito come persona informata sui fatti dal pm  e da due ufficiali dei carabinieri, che hanno raccolto anche le testimonianze dei familiari della coppia. Fuori dalla caserma, una folla di curiosi, divisi tra colpevolisti e innocentisti. L’incontro era annunciato da giorni come l’appuntamento chiave dell’inchiesta, ma la svolta, per il momento, sembra rimandata. Parolisi è finito nell’occhio del ciclone soprattutto dopo le rivelazioni di una sua ex allieva del 235/o Rav Piceno di Ascoli, Ludovica P., 27 anni, con cui l’uomo ha avuto una relazione extraconiugale.

La giovane ha parlato di un rapporto durato due anni, e che sarebbe andato avanti con incontri clandestini e contatti telefonici (lui con un cellulare dedicato, intestato però a un amico) anche a ridosso della scomparsa e dell’uccisione di Melania. La soldatessa è ora in licenza per evitare il clamore mediatico.

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