RIENTRO DEI SAVOIA IN ITALIA
ROMA – Era scontato il si’ della Camera al rientro in Italia degli eredi di casa Savoia. La maggioranza – con l’eccezione della Lega che si è astenuta – ha rivendicato una decisione ‘opportuna e doverosà. Ed era scontata anche la divisione della sinistra. Una parte dell’Ulivo – che non si oppone formalmente al rientro – teme che dietro questa legge vi sia un pericolo di revisionismo. Un pericolo sottolineato anche da Rifondazione Comunista. Divisi anche i Verdi.
La legge comunque non tocca l’argomento dei beni di casa Savoia per i quali resta valida la confisca. Contrariamente a quanto accaduto al Senato i voti a favore non hanno superato la soglia dei due terzi dei componenti l’assemblea (412 voti) che non farebbe scattare il referendum. Anche se, va ricordato, questo quorum è necessario solo per il secondo voto che Camera e Senato dovranno esprimere tra tre mesi. La legge costituzionale è ormai a metà del suo cammino parlamentare. Tra tre mesi il Parlamento dovrà votarla di nuovo e se non interverranno modifiche, diventerà definitiva.