Nuove tecnologie: il Garante avvia la consultazione via web
Il Garante
avvia una consultazione pubblica e chiede ad operatori e semplici cittadini di
far pervenire indicazioni, notizie, suggerimenti anche in ordine ad esperienze,
e di formulare la loro opinione in ordine a quattro tematiche di grande
attualità nel campo delle nuove tecnologie e della protezione dei personali:
carte di "fedeltà" o tessere di "fidelizzazione", televisione satellitare e
interattiva, tecniche di Radio Frequency Identification (RFID, cioè le
cosiddette "etichette intelligenti"), videotelefonini.
Su questi
argomenti il Garante (Stefano Rodotà, Giuseppe Santaniello, Gaetano Rasi, Mauro
Paissan) è in procinto di adottare alcuni provvedimenti allo scopo di
evidenziare alcuni principi generali ed individuare le modalità per il
trattamento dei dati personali in settori delicati e che riguardano migliaia di
cittadini, utenti e consumatori.
A
completamento degli elementi già acquisiti nei procedimenti amministrativi,
l’Autorità intende avvalersi di eventuali altri elementi di valutazione
attraverso la modalità della consultazione pubblica, che ha dato buoni frutti
anche in altri contesti. A tal fine, l’Autorità ha invitato associazioni di
utenti e consumatori, operatori nei settori interessati e singoli cittadini a
far pervenire informazioni e commenti utili in merito ai quattro temi scrivendo
per posta elettronica all’indirizzo
sitoweb@garanteprivacy.it, entro il 15 gennaio 2005. Sul sito
www.garanteprivacy.it sono consultabili i documenti messi a punto
dall’Autorità.
Gli ambiti
indicati dal Garante sono le cosiddette "carte di fedeltà" o tessere di
"fidelizzazione", che sempre più spesso grandi catene di distribuzione,
benzinai, centri commerciali, librerie, compagnie aeree, tendono a proporre ai
propri clienti; la televisione satellitare e interattiva, che per sua stessa
natura richiede all’ utente dati che possono essere utilizzati per realizzare
profili dei consumatori; i chip a radiofrequenza, cioè le cosiddette "etichette
intelligenti" che consentono di "seguire" un prodotto, ma possono essere
utilizzati anche per altri scopi (es. tutela della salute); i videotelefonini e
i profili di privacy connessi alle videochiamate e alla diffusione delle
immagini scattate.
Il Garante
richiama ovviamente anche alla sinteticità dei contributi che sarà utile per
la loro migliore valutazione (la dimensione suggerita per ogni scheda è quella
di una cartella formato A4).