Attualità

Al via il Conclave per eleggere il nuovo Papa

di Piero Fornara

Dopo i Novendiali in suffragio di
Giovanni Paolo II e
la pausa di riflessione domenicale, comincia il Conclave per l’elezione del
nuovo Papa. Da ieri sera i cardinali elettori sono tutti nella residenza di
Santa Marta, da dove raggiungereranno nel pomeriggio la Cappella Sistina
per l’inizio delle votazioni. In mattinata nella basilica di san Pietro si
celebrerà invece la solenne messa «Pro eligendo pontifice».

I riti di apertura del Conclave, dalla processione dall’aula delle
Benedizioni, con il canto Veni Creator (l’invocazione allo Spirito Santo)
fino alla chiusura della porta della Cappella Sistina e all’ «extra omnes»
(fuori tutti), che verrà intimato da maestro delle celebrazioni liturgiche
monsignor Pietro Marini, saranno trasmessi in tv. La diretta dal Centro
televisivo vaticano dovrebbe durare un’ora e mezza, dalle 16,30 alle 18.

Le disposizioni per l’elezione del nuovo Papa, che completano la normativa
esistente e la tradizione, sono state stabilite dalla Costituzione
apostolica «Universi Dominici gregis», emanata da
Giovanni Paolo II
nel 1996 . La zona del Conclave comprenderà anche Santa Marta, per cui i
cardinali non saranno propriamente «sotto chiave». Da Santa Marta alla
Sistina i cardinali potranno andare a piedi o utilizzare i pulmini. Tutti saranno
comunque tenuti a rispettare sotto giuramento il segreto. La «bonifica» di
sicurezza dei due ambiti del conclave di Santa Marta e Cappella Sistina –
ha spiegato il portavoce vaticano, Joaquin Navarro Valls – è stata fatta
«accuratamente dai tecnici specializzati della gendarmeria vaticana». Nella
cappella Sistina non funzioneranno i telefoni cellulari.

Non si puo’ sapere se i cardinali decideranno o meno di fare la prima
votazione già oggi pomeriggio. Di regola ci saranno comunque due votazioni
la mattina e il
pomeriggio: le fumate potrebbero avvenire intorno alle 12 e alle 19, sempre
che non ci sia l’elezione del Papa al primo scrutinio. I cardinali votanti
sono 115 in
tutto, provenienti da 52 Paesi : tra gli aventi diritto al voto sono
assenti per motivi di salute il filippino Jaime Sin e il messicano
Alfonso Antonio
Suarez Rivera. L’elezione del nuovo Papa avviene con i due terzi dei voti,
computati sulla totalità degli elettori presenti, quindi servono 77 voti
(infatti «nel caso in cui il numero dei cardinali presenti non possa essere
diviso in tre parti uguali, per la validità dell’elezione del Sommo
Pontefice è richiesto un suffragio in più»). Il rito dell’annuncio del
nuovo Papa seguirà la tradizione secolare, anzi, oltre alla fumata bianca
dal comignolo che sovrasta la Cappella Sistina, «si suoneranno anche le
campane a festa, cosi’ i giornalisti lo potranno capire meglio».

Su questo atto solenne
Giovanni
Paolo II aveva meditato nel suo «Trittico romano»,
l’opera poetica pubblicata a marzo del 2003 dalla Libreria editrice
vaticana, dove c’è un paragrafo dedicato al momento in cui i cardinali
entreranno nella Cappella Sistina per scegliere il suo successore: «Proprio
qui, ai piedi di questa stupenda policromia sistina, si riuniscono i
cardinali – una comunità responsabile per il lascito delle chiavi del
Regno. (…) Era cosi’ nell’agosto e poi nell’ottobre del memorabile anno
dei due conclavi (il 1978, con l’elezione prima del cardinale Albino
Luciani e poi del cardinale polacco Karol Wojtyla, ndr) e cosi’ sarà
ancora, quando se ne presenterà l’esigenza dopo la mia morte. All’uopo
bisogna che a loro parli la visione di Michelangelo».

 

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