ASSEMBLEA ONU CHIEDE A ISRAELE DI SMANTELLARE IL MURO
NEW
YORK – L’Assemblea Generale dell’Onu a stragrande maggioranza ha chiesto lo
smantellamento della barriera di sicurezza tra Israele e la Cisgiordania. Una
risoluzione in proposito è stata approvata a New York, con il voto favorevole
dell’Ue. Centocinquanta i voti a favore, sei quelli contrari, tra cui Usa e
Israele, e dieci astensioni.
La risoluzione, che non è vincolante contrariamente a quelle del Consiglio di
Sicurezza, chiede ad Israele di fare proprio il parere, anch’esso non
vincolante, espresso il 9 luglio dalla Corte Internazionale di Gustizia dell’Aja,
secondo la quale la construzione di una barriera di separazione all’interno e
intorno alla Cisgiordania è illegale. Il documento, il cui varo ad ampia
maggioranza è stato possibile dopo che sono stati accolti alcuni emendamenti
dell’Unione europea, chiede anche ai paesi dell’Onu ”di non riconoscere la
situazione illegale scaturita dalla costruzione del muro nel territorio
palestinese occupato, compreso all’interno e intorno a Gerusalemmè’, e di non
accettare nè prestare assistenza ”per mantenere la situazione creata da tale
costruzionè’.
Il testo, presentato dalla Giordania, chiede inoltre al segretario generale
delle Nazioni Unite, Kofi Annan, di aprire un registro con tutti i danni causati
dalla barriera di sicurezza. Il documento approvato in serata chiede infine a
israeliani e palestinesi di dare immediatamente attuazione ai rispettivi
obblighi definiti dalla Road Map (tra cui arginare il terrorismo da parte dell’Autorità
Nazionale Palestinese), in vista della nascita di uno Stato palestinese accanto
ad Israele. Quella conclusasi poco dopo l’una e mezzo di notte ora italiana, è
stata una vera e propria maratona negoziale. Negoziatori arabi e della Ue sono
rimasti impegnati per ore in serrati contatti per cercare di trovare l’accordo
su un testo su cui gli europei potessero votare compatti.
Il voto previsto oggi alle 15:00 (21:00 italiane) e poi alle 16 di New York è
stato ulteriormente fatto slittare mentre i negoziati proseguivano a porte
chiuse, prima dell’accordo finale. La votazione era prevista inizialmente per
venerdi’ ma è stata rinviata a lunedi’ e poi di nuovo a martedi’ (mercoledi’ in
Italia) per dare a negoziatori arabi e europei più tempo per trovare l’intesa.
Gli Stati Uniti, il principale alleato di Israele all’Onu avevano già
preannunciato il loro voto contro giudicando la risoluzione ”sbilanciatà’.
Annan terrà nelle prossime ore una conferenza stampa al Palazzo di Vetro, come
ha annunciato un portavoce delle Nazioni Unite.