Privacy e giornalismo. Paissan: non si può scrivere “bambino adottato” senza il consenso dei genitori
"Non si puo’ pubblicare, senza il
consenso dei genitori, la notizia che un minore è in stato di adozione. Si tratta
di una violazione della normativa sulla privacy e del Codice
deontologico dei giornalisti". Lo afferma Mauro Paissan, componente
del Garante per la protezione dei dati personali, in seguito al ripetersi di
alcuni casi segnalati all’Autorità dai genitori interessati.
"Il problema del bilanciamento tra
diritto di cronaca e diritti dei cittadini è delicato – dice ancora il
omponente del Garante – ma va ribadita la necessità che i giornalisti
rispettino con particolare rigore, quando scrivono di minori, la regola
dell’essenzialità dell’informazione. Il Codice deontologico prescrive una
forte tutela della personalità dei bambini, giungendo ad affermare che
il diritto del minore alla
riservatezza deve essere sempre considerato come primario rispetto al diritto
di cronaca".
"Quando si parla di bambino
adottato, oltre alla legge sulla protezione dei dati personali viene violata
anche la normativa in materia di adozione, in particolare dove si affida ai
genitori la scelta sui modi e i termini per informare il minore della sua
condizione".
Paissan infine chiede ai mezzi di
informazione "di astenersi dal pubblicare tale tipo di notizie, anche se
già diffuse da altre testate, altrimenti il Garante dovrà assumere i
conseguenti provvedimenti".