Le carte di fedeltà non devono essere rifatte
Le aziende della grande distribuzione,
alimentare e non, che rilasciano le cosiddette carte di fedeltà
non dovranno annullare o rifare ex novo
le carte.
In riferimento a quanto riportato dall’Ansa riguardo
alla presunta necessità di rivedere i 40 milioni di carte di fedeltà
rilasciate dalla grande distribuzione, il Garante precisa che la notizia è
destituita di ogni fondamento e chiarisce quanto segue:
- Le
società non devono chiedere ai clienti il consenso per l’uso dei loro
dati quando rilasciano carte di fedeltà ai soli fini di sconti, premi, bonus, servizi accessori,
facilitazioni di pagamento. E’ sufficiente una
adeguata informativa sull’uso dei dati personali trattati a questo scopo. - Il
consenso libero ed informato dei clienti deve essere invece richiesto quando i dati personali raccolti
tramite la carte di fedeltà vengono usati anche ad altri fini,
quali, ad esempio, il marketing personalizzato, lo studio dei
comportamenti e delle scelte d’acquisto, l’individuazione di fasce di
reddito. I consumatori hanno diritto di non dare il consenso all’uso dei
dati per tali scopi, senza per questo dover rinunciare alla carta di
fidelizzazione. - I
dati registrati per scopi diversi da quelli del semplice rilascio della
carta, come appunto il
marketing
e la profilazione dei consumatori, devono essere cancellati rispettivamente dopo
un anno e dopo due anni. - La
cancellazione di questi dati non
pregiudica l’utilizzo della carta da parte dei consumatori nè impone di
annullare o rifare le carte già rilasciate o di richiedere un nuovo
consenso. Il consenso validamente acquisito dalle società,
sulla base delle regole in vigore da anni, non perde infatti efficacia con
il passare del tempo.
Roma, 29 luglio 2005
- v.
anche Provvedimento generale:
"Fidelity card" e garanzie per i
consumatori. Le regole del Garante per i programmi di fidelizzazione – 24
febbraio 2005
doc. web n. 1103045 (vers. pdf 1109624) - v.
anche Comunicato stampa del 3 marzo 2005