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Il Papa: Concordia per l’Italia ed accoglienza per i profughi

Benedetto XVI, al termine del tradizionale messaggio “Urbi et Orbi” della Domenica di Pasqua, ha formulato il suo personale augurio agli “uomini e donne di Roma e d’Italia che “il Signore risorto risvegli nei singoli, nelle famiglie e nelle comunita’ un desiderio ancora piu’ grande di unita’ e di concordia”. “Ponete la vostra forza – ha chiesto il Papa – nella forza della croce e della Risurrezione di Cristo; una forza che sostiene quanti si impegnano generosamente per il bene comune”.

 Nel Messaggio, il Pontefice ha sottolineato l’auspicio che “Ai tanti profughi e ai rifugiati, che provengono da vari Paesi africani e sono stati costretti a lasciare gli affetti piu’ cari arrivi la solidarieta’ di tutti; gli uomini di buona volonta’ siano illuminati ad aprire il cuore all’accoglienza, affinche’ in modo solidale e concertato si possa venire incontro alle necessita’ impellenti di tanti fratelli; a quanti si prodigano in generosi sforzi e offrono esemplari testimonianze in questa direzione giunga il nostro conforto e apprezzamento”.

“Possa ricomporsi – ha aggiunto – la civile convivenza tra le popolazioni della Costa d’Avorio, dove e’ urgente intraprendere un cammino di riconciliazione e di perdono per curare le profonde ferite provocate dalle recenti violenze”.

Inoltre il Papa augura che “Possa gioire la Terra che, per prima, e’ stata inondata dalla luce del Risorto. Il fulgore di Cristo raggiunga anche i Popoli del Medio Oriente, affinche’ la luce della pace e della dignita’ umana vinca le tenebre della divisione, dell’odio e delle violenze. In Libia – ha continuato – la diplomazia ed il dialogo prendano il posto delle armi e si favorisca, nell’attuale situazione conflittuale, l’accesso dei soccorsi umanitari a quanti soffrono le conseguenze dello scontro”. “Nei Paesi dell’Africa settentrionale e del Medio Oriente, tutti i cittadini, e in particolare i giovani, si adoperino – ha chiesto il Papa con voce commossa – per promuovere il bene comune e per costruire societa’, dove la poverta’ sia sconfitta ed ogni scelta politica risulti ispirata dal rispetto per la persona umana”. E da piazza San Pietro arriva anche l’invocazione per chi ha subito la tragedia del sisma e dello tsunami: “Possano trovare consolazione e speranza la terra del Giappone, mentre affronta le drammatiche conseguenze del recente terremoto, e i Paesi che nei mesi scorsi sono stati provati da calamita’ naturali che hanno seminato dolore e angoscia”.

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