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Vendite ferme al palo. Per i consumi è una primavera fredda

Le vendite al dettaglio restano al palo a febbraio confermando la debolezza dei consumi che stentano a ripartire. Ad accusare il colpo e’ soprattutto la grande distribuzione mentre vanno meglio i discount. Secondo l’Istat, a febbraio l’indice destagionalizzato delle vendite al dettaglio e’ aumentato dello 0,1% rispetto a gennaio ma e’ rimasto invariato rispetto allo scorso anno.

Nel dettaglio, rispetto a gennaio 2011 le vendite di prodotti alimentari aumentano dello 0,2%, mentre quelle di prodotti non alimentari restano invariate. In termini tendenziali, le vendite di prodotti alimentari aumentano dello 0,3% e quelle di prodotti non alimentari diminuiscono dell’0,1%. Su base annua si registra una diminuzione dello 0,3% per le vendite della grande distribuzione e un aumento dello 0,1% per quelle delle imprese operanti su piccole superfici.

Le vendite dei gruppi di prodotti non alimentari segnano risultati piuttosto eterogenei su base annua. In particolare, i prodotti farmaceutici registrano l’aumento piu’ sostenuto (+1,4%), mentre il calo piu’ marcato (-7%) lo subiscono i supporti magnetici e gli strumenti musicali. A livello tendenziale, si registra una diminuzione dello 0,3% per le vendite della grande distribuzione e una crescita dello 0,1% per quelle delle imprese operanti su piccole superfici.

Nella grande distribuzione le vendite registrano una variazione positiva per i prodotti alimentari (+0,3%) e una variazione negativa per quelli non alimentari (-0,7%). Per le imprese operanti su piccole superfici si registrano incrementi sia per le vendite di alimentari (+0,4%), sia di non alimentari (+0,1%).Nella grande distribuzione, gli esercizi non specializzati segnano, in termini tendenziali, una diminuzione dell’0,6% e quelli specializzati un aumento dell’1,7%.

All’interno dei primi, si registra una flessione dello 0,8% per gli esercizi a prevalenza alimentare e una variazione nulla per quelli a prevalenza non alimentare. Tra gli esercizi a prevalenza alimentare il calo tendenziale piu’ marcato (-2,2%) riguarda gli ipermercati, mentre i discount di alimentari segnano un aumento dell’1,5%.

Per quanto riguarda il valore delle vendite di prodotti non alimentari, a febbraio le variazioni negative di maggiore entita’ riguardano supporti magnetici, strumenti musicali (-7%), elettrodomestici, radio, tv e registratori (-1,9%) e giochi, giocattoli, sport e campeggio (-1,5%). I gruppi che registrano gli aumenti piu’ sostenuti sono prodotti farmaceutici (+1,4%) e foto-ottica e pellicole (+1%).
  Quella fotografata, secondo Confcommercio, e’ “una situazione di sostanziale stazionarieta’ della domanda che coinvolge tutte le tipologie distributive confermando, in particolare, le difficolta’ per l’alimentare e per l’abbigliamento e calzature” .

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