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Ennio Flaiano – Tempo di uccidere

Recensione:

“Tempo di uccidere” di Ennio Flaiano, pubblicato nel 1947 da Longanesi, è un romanzo che ha segnato la storia della letteratura italiana. Con un’opera densa di realismo e ironia, Flaiano ci porta all’interno della Resistenza italiana durante la Seconda Guerra Mondiale.

Protagonista del romanzo è un tenente di nome Mario, un uomo disilluso e cinico che si ritrova suo malgrado coinvolto nella lotta partigiana. Attraverso gli occhi di Mario, Flaiano descrive la durezza della guerra, la brutalità della violenza e l’assurdità della condizione umana.

Il romanzo è composto da sei racconti legati tra loro da un filo conduttore comune: la morte. In ogni racconto, Flaiano ci mostra un aspetto diverso della guerra e della Resistenza, dalla crudeltà dei fascisti al coraggio dei partigiani, dalla miseria della popolazione civile all’eroismo dei singoli individui.

Oltre alla recensione estesa, ecco alcuni punti chiave del libro:

  • Il protagonista: Mario, un tenente disilluso e cinico che si unisce alla Resistenza.
  • L’ambientazione: l’Italia durante la Seconda Guerra Mondiale, tra le montagne dell’Abruzzo.
  • I temi: guerra, Resistenza, morte, violenza, assurdità, crudeltà, coraggio, eroismo, miseria.
  • Lo stile: una scrittura realistica e ironica, ricca di dialoghi e descrizioni vivide.
  • L’atmosfera: cupa, drammatica, ma anche ironica e sarcastica.

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