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Videosorveglianza: nuovi interventi del Garante. Tolte le telecamere per controllare lo smaltimento dei rifiuti e modificate quelle davanti ad un centro medico

Nuovi interventi del Garante contro i sistemi di
videosorveglianza illeciti. Accolto il ricorso di un dentista che  temeva
per la privacy dei suoi pazienti ripresi dalle telecamere di un laboratorio
attiguo e disattivato un impianto comunale installato in un’area adibita allo
smaltimento dei rifiuti.

Nel primo caso il Garante, accogliendo il ricorso di
un centro medico dentistico, il cui ingresso era ripreso dalle telecamere di un
laboratorio odontotecnico contiguo, ha stabilito che le riprese sono lecite
solo se vengono limitate all’area direttamente interessata dalle esigenze di
sicurezza. Inoltre, chi si trova a passare deve essere opportunamente avvertito
della presenza dell’impianto. Dopo un primo intervento dell’Autorità che lo
invitava ad aderire spontaneamente alle richieste del ricorrente, il titolare
del laboratorio ha sostenuto che l’installazione dell’impianto si era resa
necessaria dopo il ripetersi di  atti vandalici, avvenuti di solito dopo
gli orari di chiusura; che la conservazione delle riprese era di brevissima
durata e  le immagini potevano essere visionate, con l’ausilio di un
tecnico, solo in caso di ulteriori episodi. Giustificazioni risultate
insufficienti: il Garante ha ritenuto illecito e non conforme al principio di
proporzionalità  il trattamento delle immagini che “spaziano”
nell’ingresso del vicino centro medico, stabilendo che il laboratorio dovrà
correggere l’angolo di ripresa e collocare adeguati cartelli informativi.

Nel secondo caso un’associazione di risparmiatori e
consumatori si è rivolta all’Autorità segnalando l’installazione delle
telecamere da parte di un comune che intendeva monitorare le operazioni di
smaltimento dei rifiuti per verificare che venissero rispettate le disposizioni
sulla raccolta differenziata. L’Ufficio del Garante, nel richiamare l’ente
locale al rispetto del Codice in materia di protezione dei dati personali e, in
particolare, alle indicazioni fornite dal Garante nel provvedimento
generale del 29 aprile 2004
, ha ricordato che non è lecito utilizzare
sistemi di videosorveglianza solo per accertare eventuali violazioni
amministrative derivanti dal mancato rispetto delle disposizioni su modalità e
orari di deposito dei sacchetti dei rifiuti dentro gli appositi contenitori. Il
Comune, quindi, invitato a conformarsi alle citate prescrizioni, ha 
comunicato di aver disattivato l’impianto e di aver cancellato tutte le
immagini registrate.

 

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