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Draghi: c’è la ripresa della crescita economica

La crescita economica a livello globale c’e’, ma ci sono ”rischi che probabilmente rimarranno con noi ancora per un po’ di tempo”. E’ il monito lanciato dal governatore di Bankitalia e presidente del Financial stability board, Mario Draghi, intervenendo in un convegno a Bruxelles. Draghi ha elencato i principali rischi esistenti: ”Una ripresa diseguale, politiche economiche divergenti, debiti sovrano in aumento, incremento dei prezzi, ampi squilibri nelle bilance dei pagamenti e pressioni sui tassi di cambio”. Draghi ha quindi sottolineato come tutti questi elementi di rischio, soprattutto quello riguardante i debiti sovrani, siano strettamente intrecciati con la debolezza attuale del sistema bancario. Per questo la messa a punto da parte dei governi di programmi credibili di consolidamento delle finanze pubbliche e’ cruciale per ridurre i rischi all’interno del sistema finanziario

Sul fronte della riforma del sistema finanziario internazionale ”sono stati fatti grandi progressi, e oggi l’industria dei servizi finanziari e’ completamente diversa da quello che era quattro anni fa. Ma e’ venuto il momento di cambiare le leggi. E concentrarsi sul farlo in maniera coerente a livello internazionale”: lo ha detto il governatore di Bankitalia e presidente del Financial stability board, Mario Draghi , che ha lanciato l’appello per un maggior coordinamento e una maggiore cooperazione tra le istituzioni internazionali in Europa e nel resto del mondo. Per Draghi e’ dunque ”essenziale e decisivo” sul fronte della riforma del sistema finanziario assicurare ”coerenza a livello internazionale”. Questo – ammonisce il governatore – perche’ il lavoro fin qui compiuto non venga minacciato da ”discrepanze che potrebbero rovinare gli sforzi compiuti”. Come quelle, per esempio, che emergono nell’ambito della creazione e dell’attuazione delle nuove norme per regolare il delicato settore dei derivati finanziari o quello degli hedge fund e degli altri fondi di investimento alternativi. Ma una ”cooperazione globale” e’ piu’ che mai necessaria anche per quel che riguarda le cosiddette ”shadow banking”, il settore bancario ombra, con l’Fsb pronto a presentare le sue raccomandazioni entro il prossimo autunno. La sfida per Draghi e’ dunque quella di ”superare le resistenze di alcune giurisdizioni” e di mettere a punto standard minimi e regole che siano davvero comuni. ”Serve la disponibilita’ dei governi ad agire – ha sottolineato – e ad adeguare la propria legislazione con quella degli altri”. Da questo – ha aggiunto il governatore di Bankitalia – dipendera’ la capacita’ del sistema finanziario europeo e internazionale di reagire ai prossimi eventuali shock finanziari.

 

 

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