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Brindisi, patente negata a un gay

Si è visto negare la patente perché gay. Nuovo caso di discriminazione, stavolta a Brindisi, dopo la patente sospesa a un omosessuale di Catania per “disturbo dell’identità sessuale”. Nel caso di Brindisi, si parla di “patologie che potrebbero risultare di pregiudizio per la sicurezza della guida”. I radicali hanno presentato un’interrogazione, Paola Concia (Pd) parla di omofobia di Stato e l’Arcigay chiede l’intervento del ministro Carfagna. Per il circolo Mario Mieli e’ ‘una bestialita”.

La vicenda è stata  denunciata dai deputati Radicali – prima firmataria Rita Bernardini, Presidente dell’Associazione Radicale Certi Diritti – che oggi hanno depositato un’interrogazione urgente ai ministri dei Trasporti e della Difesa, sul caso di Cristian Friscina, un ragazzo residente a Brindisi. Cristian ” titolare di una patente di guida emessa dalla motorizzazione civile di Brindisi nel 1999, si è visto negare il rinnovo della patente – denunciano – perché secondo i documenti ‘risulterebbero patologie che potrebbero risultare di pregiudizio per la sicurezza della guida’. Dalle risultanze della comunicazione trasmessa dall’Ospedale Militare Bonomo di Bari, dove il ragazzo era stato mandato quando si era dichiarato omosessuale durante il periodo della leva, risulta che tale comunicazione “fa sorgere dubbi sulla persistenza dei requisiti di idoneità psicofisica prescritti per il possesso della patente”. “Le conseguenze di questo diniego – si legge in una nota dei radicali – continuano a produrre un grave danno al cittadino pugliese, in particolare in ambito lavorativo, per la non possibilità di potersi muovere”.

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