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Terremoto in Spagna, notte in strada

E’ di otto morti, circa 170 feriti, 3 dei quali gravi, il bilancio del terremoto ci 5,2 gradi sulla scala di Richter che ha colpito ieri sera la città di Lorca, in Murcia, nel sud-est della Spagna, dove migliaia di abitanti hanno trascorso la notte per strada per timore di nuove scosse. Nella città in soccorso della popolazione sono intervenuti durante la notte oltre ai servizi della protezione civile per ordine del premier José Luis Zapatero quasi 300 militari dell’Unità di Emergenza dell’esercito. Nel centro della città murciana, nota per le processioni della Settimana Santa, fra le più suggestive del paese, alcune aree danno l’impressione di essere state colpite da un bombardamento aereo: palazzi crollati, molti appaiono percolanti, con vistose crepe, decine di auto semidistrutte dai mattoni e dai calcinacci caduti dalle case. Secondo il governo regionale 10mila dei circa 90mila abitanti di Lorca, epicentro del sisma, sono considerati sfollati. Il sindaco della città Francisco Jadar ha lanciato un appello ai gestori dei supermercati perché distribuiscano alla gente rimasta per strada acqua e generi di prima necessità. Il terremoto, il più micidiale in Spagna dal 1956, ha provocato la sospensione oggi della campagna elettorale per le amministrative e regionali del 22 maggio. Lo stop è stato concordato ieri sera dal premier Zapatero e dal capo dell’opposizione Mariano Rajoy.

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