Penale

Stragi naziste: Non spetta ai giudici italiani decidere sui risarcimenti – Cassazione Penale, Sentenza 30/05/2012

Non e’ dei giudici italiani la competenza a decidere sulla questione dei risarcimenti, da parte della Germania, alle vittime delle stragi naziste. Lo ha deciso la prima sezione penale della Cassazione, accogliendo il ricorso della Germania contro la sentenza d’appello per la strage di Fivizzano avvenuta nell’agosto del 1944, in cui furono uccisi dall’esercito nazista 350 civili italiani. Si trattava del primo processo in Italia dopo la sentenza con cui la Corte dell’Aja aveva stabilito che non spetta ai giudici italiani decidere se lo Stato tedesco debba risarcire le vittime delle stragi naziste.

Con una precedente sentenza, invece, i giudici di ‘Palazzaccio’ avevano stabilito che la Germania dovesse risarcire i danni ai familiari di quanti morirono negli eccidi avvenuti nel 1944. Evidentemente, oggi la Corte si e’ allineata alla decisione dell’Aja, resa nota nello scorso febbraio. Il processo sulla strage di Fivizzano era gia’ stato iscritto a ruolo l’8 febbraio scorso, ma era stato rinviato proprio per permettere agli ‘ermellini’ di studiare la sentenza della Corte internazionale di Giustizia. La prima sezione penale, con la pronuncia di oggi, ha annullato la sentenza emessa il 20 aprile 2011 dalla Corte militare d’appello di Roma limitatamente al punto riguardante la responsabilita’ civile della Germania. In appello, i giudici avevano condannato 4 ex SS – quelli, tra gli imputati, ancora in vita – all’ergastolo. Tali condanne sono gia’ passate in giudicato, perche’ nessuno le ha impugnate in Cassazione. In primo grado, il tribunale militare di Roma, il 26 giugno del 2009, aveva stabilito risarcimenti pari a 40mila euro ciascuno in favore della presidenza del Consiglio dei ministri e della Regione Toscana. Inoltre, erano stati fissati risarcimenti per un totale di circa 5 milioni di euro per i Comuni di Fivizzano e Fosdinovo, zone della provincia di Massa dove avvennero i massacri, nonche’ per circa 60 persone, familiari delle vittime. Queste somme erano state confermate in appello.

“Prendiamo atto che la Cassazione si e’ adeguata alle disposizioni della sentenza della Corte internazionale di Giustizia – ha commentato l’avvocato Augusto Dossena, che in giudizio ha rappresentato lo Stato tedesco – ora aspettiamo di leggere le motivazioni”. Anche il procuratore generale militare della Cassazione, nell’udienza pubblica di questa mattina, aveva sollecitato l’accoglimento del ricorso della Germania.

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