Disordinati cronici! – di Nike Daidone
Essere disordinati è per molti un difetto pesante da sopportare, chi è costantemente alla ricerca dei propri oggetti, delle chiavi che non sia sa mai dove sono finite, degli occhiali che si lasciano ovunque, gli accendini inesorabilmente persi nel caos o gli orecchini continuamente spaiati, perde tempo e fatica, e chi vive accanto ad un disordinato, non fa che rimproverarlo di essere confuso ed infantile, di non voler collaborare, di non rispettare gli altri e di vivere tra le nuvole.
Dal punto di vista degli ordinati, è proprio così, nel caos tutto si perde, nulla si trova, ed è ovviamente più facile vivere in un luogo dove “ogni cosa ha un posto e c’è un posto per ogni cosa”, ma non è lo stesso punto di vista dei disordinati. Per loro il disordine, è la cuccia, la tana dove accumulare le proprie cose, un habitat pieno di oggetti propri, personalizzati , feticci accumulati nel tempo che l’ordine non fa che confondere, fa perdere le tracce delle proprie cose in un posto dove il disordine vuol dire sentirsi a proprio agio. Ma lasciare a se stesso un disordinato, significa condannarlo alla sciatteria e alla sporcizia, bisogna comunque costringerlo a pulire, lasciandogli magari un posto, una stanza, o un angolo dove lui possa esprimere con il disordine la propria personalità. La scrivania o la libreria del disordinato è piena di carte, di libri, di bollette da pagare, di sassi raccolti al mare, posacenere pieni, carte di caramelle, perchè lui fatica a buttar via le cose, e non per volontà di possesso, ma piuttosto per non staccarsi dai ricordi che, saltando fuori inaspettatamente dal disordine, periodicamente lo riproiettano nel tempo perduto, accogliendolo nella malinconia, si è accertato infatti, che chi è più incline alla malinconia, di solito nella vita è un disordinato.
Ma senza cadere nella patologia più grave della disposofobia, cioè l’accumulo compulsivo, guarire dal disordine si può, si può imparare a mettere ordine nella propria vita, perché possiamo concederci un angolo da tenere come meglio ci piace, ma l’ordine in alcuni spazi come in ufficio, in cucina, nel frigo, è essenziale e questo si può imparare! Gli inglesi, hanno già trovato un rimedio a questa “patologia”chiamandolo : space clearing (spazio libero)cioè un metodo per insegnare lo one in, one out, che si basa sul principio che per ogni cosa nuova che entra in casa bisogna farne uscire un’altra. Fare Space Clearing significa proprio eliminare questo disordine per liberarci dalle catene del passato e della pigrizia, dall’abitudine ad accumulare e non riuscire a lasciare andare (specialmente cose ormai inutili e che ci legano ad un passato che non ci rappresenta più) e che ci abitua a svalutarci. Anche qui in Italia numerosi annunci offrono professioniste preparate che su appuntamento vengono ad insegnare l’ordine nelle nostre case o nei nostri uffici, dietro a dei compensi variabili, ma esistono anche agenzie che stanno programmando corsi gratuiti per insegnare lo space clearing, dove si può imparare il metodo per diventare ordinati, è una questione di attitudine, di mentalità aiutandoci anche a liberare la mente, ed uno di questi è il metodo americano FlyLady.
Il FlyLady è un metodo semplice, accattivante e completamente gratuito ,dedicato a tutti coloro che si sentono soffocare dal disordine o che non riescono a mantenere assestato un armadio o uno sgabuzzino, a quelle persone che vogliono uscire dal CAOS e vivere in perfetta armonia con se stesse e con le loro case. Per prima cosa si propone un colloquio personale, poi si fa un sopralluogo sul luogo da riordinare, dopodiché si applica il metodo di riordino. Ogni giorno le moderatrici di FlyLady Italia selezionano le richieste più importanti e rilasciano anche consulenze on-line, svolgendo questo compito a titolo assolutamente gratuito nei ritagli di tempo.
Nike Daidone