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Il PD ha un problema che si chiama Bersani

bersani10_280xFreeOrmai è di tutta evidenza che il problema che spacca il Partito Democratico ha un nome preciso: Pierluigi Bersani.

La lunga serie di insuccessi del Segretario Candidato Premier, si arricchisce di un ulteriore trofeo rappresentato dal flop di Romano Prodi nel quarto scrutinio per la elezione del nuovo Presidente della Repubblica, chiamato a succedere a Giorgio Napolitano.

Certo, non era facile prevedere che venisse trovata quella manciata di voti necessari per raggiungere il quorum (504 voti) necessario per la proclamazione, ma, dopo la convergenza all’unanimità operata dal Plenum dei Grandi Elettori del PD sul nome del Professore, i voti mancanti dopo i risultati dello scrutinio odierno sono oltre 100.

E’ dunque chiaro che il problema del PD è rappresentato proprio dal suo massimo esponente. Bersani non è stato in grado di vincere le elezioni, non è riuscito a formare un governo ed ora è stato sonoramente bocciata anche la sua politica nella scelta del candidato alla Presidenza della Repubblica.

Che sia di vero coccio Bersani ha dato ampia dimostrazione, ma ora sta rischiando di compromettere anche l’unità interna del PD – già sotto attacco dei “Renziani” – con gravi conseguenze soprattutto in vista delle quasi inevitabili prossime consultazioni elettorali.

Non è facile trovare ora una soluzione che non faccia perdere al PD anche la faccia. Un ripiegamento su Marini? La candidatura di Amato? O convergere su Rodotà e darla vinta ai Grillini?

Vedremo se la notte porterà consiglio al Segretario, sicuramente non la passerà dormendo…

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