- ExcludePoliticaTopnews

Grillo: con Governo Letta è resuscitato Barabba

grillo“Con il governo Letta il terzo giorno e’ resuscitato Barabba”. Lo scrive su Facebook Beppe Grillo, dopo l’annuncio della nascita dell’esecutivo di Enrico Letta. In occasione delle consultazioni del M5S, il presidente del Consiglio incaricato, Gianni Letta aveva concluso l’incontro con la delegazione Cinque Stelle citando Beppe Grillo che nello stesso giorno aveva puntato l’indice contro il 25 aprile: “e’ morto” aveva detto parafrasando una canzone di Francesco Guccini.

Enrico Letta aveva pero’ chiosato: “Beppe Grillo dice che il 25 Aprile e’ morto. Anche Dio e’ morto, ma Grillo non dice che dopo tre giorni e’ risorto..”.

Crimi: non contano i nomi, ma i fatti
Enrico Letta annuncia la sua squadra di Governo ma il Movimento 5 stelle non cambia la sua posizione e, ribadisce, punta ai fatti.

“Non sono tanto i nomi che possono fare la differenza anche perche’, tranne qualcuno, girano tutti intorno alla vecchia politica”, sottolinea Vito Crimi, capogruppo del Movimento 5 stelle in Senato, raggiunto telefonicamente. “Non sono nomi che ci fanno cambiare opinione su come e’ nato questo Governo e sulle dinamiche. Per noi contano i fatti.

Resta un programma preciso. Vedremo”, sottolinea ancora e ribadisce: “non e’ mutando l’ordine dei fattori che cambia” qualcosa.

Lombardi: molto scettica
“Molto scettica”. Lo e’ la capogruppo alla Camera dei 5 Stelle, Roberta Lombardi, dopo che Enrico Letta ha annunciato la nuova squadra di governo. “Sono molto scettica vedendo i nomi – dice, interpellata – ma vedremo che cosa succedera’ a breve”. Tanto, sottolinea ricordando le parole di Letta durante le consultazioni con l’M5S, “tutto dev’essere pronto dal giorno dopo. Vediamo dove vogliono condurre questa macchina”, aggiunge non senza ricordare che il faro per i ‘grillini’ e’ costituito
dai 20 punti del loro programma.

M5S: stadio finale inciucio, noi vera opposizione
“L’annuncio dei nomi scelti da Enrico Letta per formare la squadra di Governo sancisce lo stadio finale della metamorfosi politica italiana”. Lo afferma il gruppo del M5S di Camera e Senato, in un comunicato congiunto. “Dal bozzolo della stasi- prosegue – quella fucina dell’inciucio che ha congelato per anni il Paese portandolo anche oltre il famigerato orlo del baratro, il Pd e il PD-L sono emersi come una sola creatura, un partito nuovo, che chiameremo d’ora in poi ‘Modello Unico’”.

“Avevamo chiesto- prosegue il M5S di Camera e Senato- e ci erano state assicurate, competenze e un chiaro segnale di discontinuita con il passato. La risposta è stata ancora una volta, in massima parte, la vecchia nomenclatura, responsabile della situazione attuale, dove trovano ampia rappresentanza uomini della Banca Centrale Europea (Fabrizio Saccomanni), uomini che non hanno voluto o saputo portare a termine l’incarico di tagliare i costi della politica (Enrico Giovannini), frequentatori abituali di organizzazioni dove la stampa non è ammessa e dove la trasparenza è un concetto chimerico (Emma Bonino), uomini formati alla Bocconi e stretti collaboratori del Governo tecnico uscente, fautore di quel paradigma dell’austerita che ora F sotto processo dalle stesse forze europee che l’hanno voluto e imposto”.

“L’unica nota positiva – prosegue il comunicato del gruppo M5S a Camera e Senato – è che, finalmente, l’Italia avra un’opposizione concreta e pervicace, che non fara sconti a nessuno, come si conviene a un qualsiasi Paese che possa definirsi democratico. Il bipolarismo perseguito per anni, senza successo, si realizzerà nel confronto costante, serio e costruttivo, che vedra da una parte i partiti che hanno preso tutto, reclamando per sè anche le presidenze e le vicepresidenze che da sempre spettano all’opposizione (o regalandole a formazioni minori, specchietti per le allodole nonchè loro alleate nell’ultima tornata elettorale), e dall’altra parte il Movimento 5 Stelle, con i suoi oltre 160 cittadini ad occupare altrettanti posti nei due rami del Parlamento: l’unico, vero, autentico segnale di discontinuita con il passato, a garanzia – finalmente – di trasparenza, verifica e controllo”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *