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Esteban Erlés – Le madri nere

Le madri nere: Un racconto di segreti, traumi e riscatto tra le mura di un orfanotrofio

Nel romanzo “Le madri nere” di Esteban Erlés, pubblicato nel 2016, ci addentriamo nelle cupe atmosfere dell’orfanotrofio “Santa Vela”, gestito da suore austere e inflessibili conosciute come le “madri nere”. Tra le mura di questo luogo silenzioso e opprimente, si intrecciano le storie di diverse bambine orfane, vittime di abusi e abbandono, che lottano per sopravvivere e trovare un barlume di speranza.

Un’infanzia rubata tra segreti e sopraffazioni

Protagonista del romanzo è Marina, una giovane donna che, tormentata dai ricordi traumatici della sua infanzia a Santa Vela, decide di intraprendere un viaggio di ricerca per ritrovare le sue origini e fare luce sui misteri che circondano la sua nascita e il suo abbandono.

Le madri nere: figure ambigue tra rigore e crudeltà

Le suore che gestiscono l’orfanotrofio, in particolare Suor Paula, incarnano la figura autoritaria e oppressiva che domina la vita delle bambine. Il loro rigore estremo e la loro freddezza emotiva creano un clima di terrore e sottomissione, alimentando segreti e traumi che le piccole ospiti dovranno portare con sé per sempre.

Un’amicizia che sfida le avversità

All’interno delle mura di Santa Vela, Marina stringe un’amicizia profonda con Nina, un’altra bambina orfana con cui condivide le sofferenze e le speranze. La loro complicità e il loro reciproco sostegno rappresentano un’oasi di luce nel buio della loro esistenza.

La ricerca della verità e la lotta per la libertà

Marina, spinta dal desiderio di conoscere la verità sulle sue origini e di liberarsi dal fardello del suo passato, intraprende un’indagine che la porterà a smascherare i segreti nascosti tra le mura di Santa Vela e a confrontarsi con le figure che hanno segnato la sua infanzia.

Un romanzo che esplora i temi del trauma, della resilienza e della ricerca di sé

“Le madri nere” è un romanzo intenso e commovente che esplora le profonde ferite dell’animo umano. Erlés, con la sua scrittura cruda e poetica, ci porta a confrontarci con temi dolorosi come il trauma dell’abbandono, l’abuso di potere e la lotta per la sopravvivenza.

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