Attualità

Il duopolio tv lesivo del pluralismo. Necessarie misure corretive di riequilibrio. Nota Authority Comunicazione 3.3.2005)

Il mercato
televisivo è sempre caratterizzato dal duopolio Rai-Mediaset che detengono
”posizioni lesive del pluralismo”. Per questo occorre adottare una serie di
misure correttive di riequilibrio che vanno dall’accelerazione digitalizzazione
delle reti terrestri a diverse modalità dfi raccolta e trasmissione della
pubblicità. E’ quanto ha deciso l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni
al termine dell’istruttoria 2004 realizzata in base alla legge Gasparri. L’Autorità
chiede dunque alla Rai di accelerare la digitalizzazione , predisponendo in
tecnica digitale tutti gli impianti che attualmente operano in analogico secondo
un piano da presentare entro il 30 giugno 2005. Rti (Mediaset) dovrà invece
avvalersi, entro un anno, di una concessionaria di pubblicità diversa da
Publitalia per la raccolta pubblicitaria per le trasmissioni in digitale diverse
dal simulcast. Il provvedimento prevede anche il divieto, sempre per Rti, di
trasmettere messaggi pubblicitari nei programmi in digitale diversi dal
simulcast oltre il limite del 12% orario dal 30 giugno 2005 sino al 31 dicembre
2006, data del definitivo passaggio al digitale.

 


Comunicato Autorità per le
garanzie nelle comunicazioni – 3 marzo 2005 – Posizioni dominanti ai sensi della
Legge Gasparri

Il Consiglio
dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, su proposta dei Commissari
relatori Alfredo Meocci e Vincenzo Monaci, ha approvato ieri sera all’unanimità
un provvedimento che introduce per la prima volta misure a tutela del pluralismo
nel settore televisivo e delle relative fonti di finanziamento.

Il
procedimento, avviato lo scorso ottobre ai sensi dell’art.14 della legge n.
112/2004, ha portato alla conclusione che il mercato televisivo e delle relative
fonti di finanziamento continua ad essere caratterizzato da una struttura
duopolistica in capo alle società RAI S.p.A. e RTI S.p.A. con la collegata
Publitalia ’80 S.p.A. e che le tre società detengono, ai sensi degli artt. 2,
comma 7, della legge n. 249/97 e 5, comma 1, lett. a), della legge n. 112/04,
posizioni lesive del pluralismo.

Alla luce di
tali conclusioni l’Autorità ha ritenuto necessario introdurre, ai sensi
dell’art. 2, comma 7, della legge n. 249/97, alcune misure correttive
finalizzate al riequilibrio del mercato.

In
particolare tali misure consistono :

nei confronti
di RAI e RTI:

1) obbligo di
accelerare la digitalizzazione delle reti televisive terrestri anche mediante la
predisposizione in tecnica digitale di tutti gli impianti operanti in tecnica
analogica secondo un piano tecnico da presentare all’Autorità entro il 30
giugno 2005;

2)
mantenimento dell’obbligo di destinare il 40% di capacità trasmissiva digitale
a fornitori di contenuti indipendenti, individuati in base a un disciplinare
adottato dall’Autorità anche dopo la sperimentazione e fino alla completa
attuazione del piano di assegnazione delle frequenze in tecnica digitale;

nei confronti
di RTI:

3) obbligo di
avvalersi, entro dodici mesi, di una concessionaria di pubblicità diversa da
Publitalia per la raccolta pubblicitaria per le trasmissioni in tecnica digitale
terrestre diverse dal simulcast;

4) divieto di
trasmettere messaggi pubblicitari nella programmazione televisiva digitale
terrestre diversa dal simulcast in misura superiore al 12% di ogni ora a partire
dal 30 giugno 2005 fino al 31 dicembre 2006;

nei confronti
di RAI:

5) obbligo di
contribuire alla maggiore diffusione della tecnologia digitale terrestre per il
tramite di un nuovo programma generalista attrattivo in termini di audience e
privo di pubblicità su reti digitali terrestri secondo un piano editoriale da
presentare all’Autorità per l’approvazione entro il 30 giugno 2005;

nei confronti
di Publitalia:

6) obbligo di
operare la separazione contabile tra le attività di raccolta pubblicitaria
sulle reti analogiche e le attività di raccolta pubblicitaria sulle reti
digitali terrestri a partire dal 30 giugno 2005, fino all’attuazione
dell’obbligo per RTI di avvalersi di una concessionaria diversa da Publitalia
per la raccolta pubblicitaria digitale;

7) obbligo di
praticare condizioni trasparenti, eque e non discriminatorie nella vendita di
spazi pubblicitari, dando separata evidenza degli eventuali sconti applicati ai
singoli prodotti.

Le misure
adottate potranno essere riviste alla luce dell’evoluzione dello scenario
competitivo entro dodici mesi e, in ogni caso, al termine della verifica del
complessivo sistema integrato delle comunicazioni.

L’Autorità
ha, inoltre, deciso di avviare un’indagine conoscitiva sul mercato dei contenuti
con riferimento tra l’altro alla gestione dei diritti e alle modalità di
accordo tra fornitori di contenuti e gestori di reti digitali.

L’Autorità
ha ritenuto, infine, necessario segnalare al Governo l’esigenza di adottare
anche attraverso un riassetto organico della disciplina del settore editoriale,
misure di riequilibrio nella distribuzione di risorse tra il mezzo
radiotelevisivo e stampa quotidiana e periodica.

 

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