Attualità

Pg cassazione su caso ragazza di Lecco: “Non fate morire Eluana come Terri”

Il suo caso
è del tutto simile a quello di Terri Schiavo, morta giovedi’ pomeriggio dopo 13
giorni di agonia: Eluana Englaro dal 1992 è in stato vegetativo a causa di un
incidente stradale, e il padre da anni chiede di poterle "staccare la spina".
Ora il caso è arrivato in Cassazione,.dove pero’ il procuratore generale ha
chiesto di dichiarare inammissibile il ricorso dell’uomo, che è all’esame dal 3
marzo.

Beppino
Englaro, il padre della ragazza, aveva chiesto ai giudici della Suprema corte di
autorizzare la sospensione dell’alimentazione forzata alla figlia, esattamente
come accaduto in America per Terri Schiavo. E il ricorso, 26 pagine presentate
dagli avvocati Vittorio Angiolini e Sergio Vacirca, è arrivato all’attenzione
della Corte pochi giorni prima che negli Usa le autorità si esprimessero per la
sospensione dell’alimentazione forzata a Terri Schiavo.

I magistrati
della Cassazione, quindi, si sono riuniti in camera di Consiglio il giorno
stesso, a porte chiuse proprio a causa della richiesta di inammissibilità
avanzata dal pg Antonio Martone. La decisione della Suprema Corte non è stato
ancora depositata

Almeno almeno
due i motivi di inammissibilità del ricorso che il Pg avrebbe ravvisato: uno
riguardante la mancanza di una notifica alla Procura della Corte di Appello di
Milano che, con decreto del 2003, ha già bocciato la richiesta del padre di
Eluana; l’altro inerente un vizio di rito. Per il Pg, infatti, il decreto della
Corte di Appello è un atto di "volontaria giurisdizione" non impugnabile in
Cassazione ma solo davanti ai giudici di merito, in quanto ha per oggetto una
situazione (le condizioni di salute della ragazza) che di per sè sono sempre
modificabili, e sulle quali non si puo’ formare il "giudicato", cioè una
sentenza di grado definitivo.

 

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