Attualità

Unipol, D’Alema: ”Azzardata l’opa su Bnl”

Roma, 9 gen.
(Adnkronos/Ign) – L’Opa su Bnl è stato un ”progetto azzardato”, ma dire che
i Ds siano al centro di una nuova tangentopoli è ”una sciocchezza
gigantescà’. L’intervento della magistratura è stato ”un atto positivo”, ma
l’accusa lanciata da Giuliano Ferrara di tangenti alla Quercia ”cadrà” e lo
stesso direttore de ‘Il
Foglio’ ”sarà il primo che ne darà atto”. Ospite di ‘Porta a portà, Massimo
D’Alema
interviene sulla vicenda Unipol, dicendo di essere
d’accordo con il segretario del partito, Piero Fassino, ”parola per parolà’.

”Mi ha ferito scoprire le manovre di Consorte – ha dichiarato -. Comunque non
spettava a noi Ds decidere se l’opa su Bnl fosse utile o no, spettava al
movimento cooperativo. Dobbiamo oggi obiettivamente valutare che è stato
azzardato come progetto perchè le alleanze finanziarie trovate non sono state
sufficienti e comunque quelle trovate non erano adeguate. Forse non aver
valutato questo al momento giusto è un tema di riflessione e di autocritica
per noi”. Il presidente dei Ds ha poi ribadito che quel progetto non era di
Consorte ma di tutto il movimento cooperativo che lo ha sostenuto, valutandone
i vantaggi.

”Ho vissuto la scoperta di conti esteri e operazioni finanziarie sulla cui
liceità si pronuncerà la magistratura, prima con profondo stupore, poi con
amarezza personale anche perchè io stimo Consortè’, ha continuato D’Alema.
”Questa – ha aggiunto – è una vicenda eticamente non giustificabile e che mi
ha ferito, ma il mio partito, i Ds, non c’entrano nullà’. E ”dire che i Ds
sono l’epicentro di una nuova questione morale è una gigantesca sciocchezzà’.
”I furbetti – ha evidenziato – sono cosi’ dentro il sistema economico” che
sono in relazione con molteplici attori: ”sono in società con Berlusconi, con
Tronchetti Provera, con le maggiori imprese del Paese e quindi non si dica che
questa è una questione della sinistra, perchè dirlo è una gigantesca
sciocchezzà’. E ancora: ”Se una parte politica ha giudicato interessante il
progetto di Unipol su Bnl – ha evidenziato D’Alema – è un’opinione nè
illegittima nè moralmente discutibilè’.

Il presidente Ds ha sottolineato che ”politica e affari devono stare separati
ma la politica non puo’ disinteressarsi dell’economia. Tra politica ed economia
esiste un rapporto strettissimo ovunque. Le grandi imprese straniere, quando si
muovono, hanno dietro il sostegno politico dei loro governi”. In Italia,
secondo il presidente della Quercia, c’è invece una situazione molto diversa
caratterizzata dalla frammentazione. ”Da noi ci sia allea con gli stranieri
pur di colpire un avversario politico”.

Quindi l’invito ad evitare l’uso strumentale delle intercettazioni. ”La
magistratura faccia il suo lavoro – ha aggiunto – ma è necessario evitare
l’uso strumentale delle intercettazioni. Alla vigilia di elezioni importanti
per il futuro dell’Italia non possiamo consentirci mesi di veleni reciproci che
ridurrebbero in ginocchio il Paesè’. D’Alema ha infine sottolineato che l’uso
illecito delle intercettazioni telefoniche ӏ un reato e pertanto va
perseguito. Io difendo da sempre l’obbligatorietà dell’azione penalè’.

Il presidente Ds ha anche detto di aver parlato con l’ex numero uno di Unipol.
”Mi è capitato di parlare con Consortè’, ha detto poi aggiungendo di non
ricordare conversazioni come quella intercorsa e resa pubblica tra Fassino e
Consorte.

Dopo la registrazione della puntata di ‘Porta a Portà, D’Alema ha voluto
precisare il senso delle sue dichiarazione sul progetto di scalata a Bnl. ”Lo
ritengo valido” anche se ”avevo comunque sottovalutato le reazioni a questo
progetto che si sono manifestate da parte, innanzitutto, del mondo
economico-finanziario italiano. In questa vicenda io sono stato uno spettatore
e forse non avevo capito le cose per tempo, e questo è sempre motivo di
rincrescimento”, ha concluso D’Alema.

Anche la Margherita si schiera al fianco della Quercia. ”Noi ci muoviamo
all’unisono con Prodi e i Ds”, ha detto il leader Francesco Rutelli.
Dopo aver definito ”vergognose strumentalizzazioni” quelle ”messe in atto
dalla destra contro i Ds”, il numero uno dei dielle si dice certo della
”correttezzà’ del segretario della Quercia. ”Confermiamo a Piero Fassino e
al suo partito, di cui siamo leali alleati nella lista dell’Ulivo alla Camera e
nella prospettiva comune di dare vita in Italia ad un partito democratico già
nella prossima legislatura, piena fiducia e piena certezza – afferma – della
personale correttezza ed onestà”. Per le prossime settimane, comunque,
Rutelli invita il centrosinistra a concentrarsi sulle soluzioni per i problemi
del Paese. ”Si è già discusso abbastanza delle scalate bancarie. E’ tempo di
tornare all’agenda dell’Italià’.

Da parte sua Piero Fassino torna a difendere il
partito, oggetto di una ”campagna di aggressione e delegittimazionè’
orchestrata dalla destra. I Ds, comunque, sono pronti a fare chiarezza, perchè
siamo un ”partito sano, fatto da gente perbenè’, ha quindi sottolineato
rispondendo alle domande di Pierluigi Diaco durante ‘Radio Anche Noi’, prima
puntata del secondo ciclo di edizioni del programma radiofonico in onda ogni
lunedi’ sul circuito Area. ”Siamo un partito di uomini e donne in carne e ossa
– ha spiegato il segretario Ds – e quindi non infallibili. Possiamo anche
commettere degli errori. E proprio questo ci deve portare a riflettere su ogni
nostro comportamento. Dobbiamo avere la capacità di una discussione aperta,
libera, seria. Non dobbiamo avere nessun imbarazzo”. Ricordando poi la
”lezione morale e politica di un grande uomo come Berlinguer”, Fassino si
rivolge agli Italiani: ”Abbiate fiducia, perchè siamo una forza sana che
vuole lavorare al servizio del Paesè’.

Il segretario Ds è poi tornato sulla telefonata con Giovanni Consorte al
centro delle polemiche di questi giorni. ”Una mia telefonata assolutamente
innocua, priva di qualsiasi equivoco e contenuti ambigui, al presidente e
amministratore delegato di Unipol per informarmi su come procedeva
l’acquisizione che intendeva fare della Bnl è stata usata in modo sciacallesco
per un’aggressione vile nei confronti miei e dei Ds”, ha ribadito.

Dopo giorni di tensioni, l’Ulivo si ricompatta e trova un filo comune sulla
vicenda Unipol. Dal quartiere generale di Romano Prodi,
arrivato nel tardo pomeriggio a Roma, si fa sapere che il Professore ha
valutato positivamente sia le dichiarazioni del presidente Ds, Massimo D’Alema,
a ‘Porta a Portà, sia quelle del leader della Margherita, Francesco Rutelli.
”Va tutto bene – dice il portavoce di Prodi, Silvio Sircana – c’è perfetta
sintonià’

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