Attualità

Cassazione: reato filmare le effusioni moglie-amante

E’ reato
filmare le ”effusioni sentimentali” della moglie con l’amante. Lo sottolinea
la Corte di Cassazione che ha reso definitiva la condanna per diffamazione nei
confronti di Angelo A., un 56enne di Molfetta che, in via di separazione dalla
moglie Anna Maria, aveva effettuato le videoriprese nelle quali la consorte
”veniva ritratta in momenti di effusione sentimentale con un altro uomo”. La
videocassetta era quindi stata fatta pervenire ai familiari della moglie e il
tutto era stato accompagnato da una telefonata nella quale il marito comunicava
ai suoceri che la moglie ”se la intendeva con altri uomini”.

Per la Suprema Corte le immagini video del flirt della moglie accompagnate dalla
telefonata configurano il reato di diffamazione in quanto ”le immagini avevano,
di fatto, svolto la funzione di convincere gli interlocutori”, vale a dire i
genitori della consorte ”sulla veridicità delle dichiarazioni, pesantemente
offensive, rivolte dall’imputato all’indirizzo della propria moglie dalla quale
in quel periodo si stava separando”.

Angelo A. era già stato condannato dalla Corte d’Appello di Bari, con sentenza
del 2004. Invano l’uomo si è difeso dalle accuse sostenendo che le immagini
della videocassetta ”non erano per nulla compromettenti”. La quinta sezione
penale ha respinto il ricorso dell’uomo sottolineando che ”l’uso combinato dei
due mezzi (filmato e telefonata) da parte dell’imputato, forniva
l’inequivocabile dimostrazione sul chiaro intento di offendere la reputazionè’
della moglie ”nell’ambito stesso dei suoi parenti”

https://www.litis.it

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