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Referendum. La par condicio in attesa di giudizio…

Sergio Zavoli

Ennesimo rinvio per il regolamento sulla par condicio nella campagna referendaria: per mancanza del numero legale, infatti, il presidente della Commissione di Vigilanza Sergio Zavoli ha procrastinato a questa sera il voto sul regolamento che avrebbe dovuto essere approvato, come ricorda il radicale Beltrandi, già lo scorso 4 aprile. Oggi, in particolare, è stato Giorgio Lainati (Pdl) a far notare, ad inizio di seduta, che “l’importante voto sul decreto legge Parmalat alla Camera” richiedeva la presenza dei deputati a Montecitorio. L’esponente del Pdl ha invitato il presidente a rinviare l’esame del regolamento alla seduta di questa sera (ore 20), sollecitando inoltre Zavoli a verificare l’effettiva esistenza del numero legale nella plenaria. Ed è così che il presidente della Commissione ha rinviato a questa sera.

Intanto all’esterno di Palazzo San Macuto si sta svolgendo un sit-in da cui si è legata la voce del leader dell’Idv, Antonio Di Pietro, che si è appellato al presidente della Repubblica affinché permetta l’esercizio di un diritto costituzionale. Folto è il gruppo di tutti i promotori del referendum di giugno che si sono riuniti per fare pressing sulla Commissione, affinché oggi stesso dia il via libera al regolamento in questione, più volte rimandato. Al sit-in, cominciato alle 14 e tutt’ora in corso, prendono parte oltre ad esponenti dell’opposizione parlamentare diverse associazioni che sostengono i quesiti referendari: da Greenpeace al Forum Movimenti per l’Acqua e naturalmente ai comitati referendari. Presenti anche esponenti del sindacato dei giornalisti, a partire dal presidente della Fnsi Roberto Natale.

Fuori dal palazzo della Commissione di Vigilanza Rai si sono registrati dei disordini, poi rientrati. I manifestanti hanno infatti cercato di avvicinarsi all’ingresso principale di Palazzo San Macuto, contrastati dalla polizia. I dimostranti volevano incontrare il presidente della Commissione Sergio Zavoli e non hanno risparmiato all’indirizzo dei parlamentari del centrodestra vari epiteti fra cui ‘buffoni, buffoni’. I manifestanti hanno infine tentato di bloccare all’uscita Enrico La Loggia, membro della Commissione di Vigilanza. Ora comunque tutto sembra tornato alla normalità in attesa che questa sera alle 20 si riunisca nuovamente la Commissione per dare il via libera all’atteso regolamento.

Tutto resta comunque appeso alla decisione della maggioranza che potrebbe continuare a fare ostruzionismo portando avanti la propria tesi e cioè quella di voler vedere approvato in tempi super rapidi l’atto di indirizzo sul pluralismo. Tempi rapidi su cui i membri Pdl della Commissione non hanno ricevuto garanzie, di qui l’ostruzionismo che va avanti da giorni e giorni.

“Siamo qui perché bisogna fare di tutto – ha preso la parola il senatore del Pd Vincenzo Vita – perché si approvi in queste ore il regolamento. E’ evidente ormai il boicottaggio da parte del centrodestra che non vuole il varo del regolamento. Ma sia chiaro – ha scandito con forza Vita – che la Rai non ha alibi di nessun genere perché la legge sulla par condicio esiste in ogni caso, regolamento o no”. Sulla stessa lunghezza d’onda Beppe Giulietti di Articolo 21, che ricorda: “Oggi è il 3 maggio ed è la giornata internazionale per la libertà dell’informazione. Noi siamo venuti qui per chiedere alla Rai che si metta fine all’oscuramento mediatico che riguarda l’informazione sui referendum”.

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