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Second Life, vite parallele… – di Nike Daidone

La nostra vita reale fatta di impegni, pagamenti, lotte per la sopravvivenza o anche soltanto il tran tran di tutti i giorni, sembra proprio che non soddisfi nessuno al cento per cento,anche il nostro aspetto fisico, sembra che abbia sempre qualcosa da migliorare.

Accettare la nostra realtà, la nostra condizione fisica e sociale, sembra sempre più difficile, cerchiamo sempre di “scappare via”, di evadere in qualsiasi modo dallo stress che le problematiche giornaliere ci comportano. Non potendo stare in vacanza 12 mesi l’anno, la società americana Linden Lab ha creato Second Life, una seconda vita, o meglio una vita parallela virtuale dove si può essere o fare di tutto, in ogni luogo del globo.

Second Life è un mondo virtuale lanciato nel giugno del 2003  e nasce dall’idea del suo fondatore, il fisico Philip Rosedale. E’ un programma gratuito che permette agli utenti, rappresentati da avatar di interagire gli uni con gli altri. I residenti possono esplorare, socializzare, incontrare altri residenti e gestire attività di gruppo o individuali, creare partnership, sposarsi, realizzare progetti, teletrasportarsi nel passato, ad esempio nel Medioevo e viaggiare attraverso le isole e le terre che formano il mondo virtuale, i cui dati digitali sono immagazzinati in una griglia di server a San Francisco.

I residenti del mondo virtuale hanno la possibilità di aggiungere e creare nuovi contenuti grafici: oggetti, paesaggi, forme dei personaggi, contenuti audiovisivi, servizi, ecc. La peculiarità del mondo di Second Life a differenza di altri giochi in 3D è quella di lasciare agli utenti la libertà di usufruire dei diritti d’autore sugli oggetti che essi creano, che possono essere venduti e scambiati tra i “residenti” utilizzando una moneta virtuale (il Linden Dollar) che può essere convertito in veri dollari statunitensi e anche in euro dando vita ad un’economia interna continuamente monitorata.

Si capisce da soli che le possibilità di creare, spostarsi, interagire, viaggiare, socializzare, sono infinite. Possiamo vivere tramite il nostro avatar, tutto ciò che vogliamo, essere come vogliamo, entrare in qualsiasi epoca, ed andare in ogni posto del mondo, o anche nella nostra stessa città.

La città di Mantova ad esempio è stata la prima città italiana ad avere la sua controparte fedele in Second Life e riproduce quanto più fedelmente possibile la Mantova reale, utilizzando misure, foto e disposizione degli edifici come dal vero. Attualmente su tre livelli, centro storico, Palazzo Te e Castello di San Giorgio, ricostruito il museo Tazio Nuvolari, il Teatro Bibiena, la Basilica di sant’Andrea. La Provincia di Roma ha aperto il 20 febbraio 2008 il primo Centro per l’Impiego Virtuale su Second Life.

Una realtà paradisiaca dunque, dove non si invecchia mai, dove non esistono problemi, non c’è crisi economica o malattie, senza alcun rischio sembrerebbe. Il rischio invece c’è, ed è concreto. Non pochi medici e psichiatri lo considerano un ambiente molto pericoloso a causa della forte influenza psicologica che Second Life ha sui suoi partecipanti ,facendo confondere la realtà con la finzione e sembra che sia talmente persuasiva da condizionare gli utenti facendogli credere che sia veramente una seconda vita, anziché una “reale” finzione.

In situazioni non controllate, questo mondo virtuale può essere un elemento pericoloso per la psicostabilità della persona, in particolare il paziente si immagina completamente svincolato dalla realtà, dalle responsabilità, dalle situazioni reali nelle quali non vorrebbe vivere e si estranea completamente dal mondo reale per vivere solo nel virtuale; tutto ciò andrebbe posto solo sotto controllo medico e nell’ambito di una terapia di controllo reale tra il paziente e lo psicanalista.

Attualmente Partecipano alla creazione del mondo di Second Life oltre 1.500.000 utenti attivi  in tutto il pianeta, l’iscrizione è gratuita, ed è necessario essere maggiorenni per entrare nella grid principale.

C’è anche da dire però che Second Life è stata utilizzata anche per tanti altri scopi culturali e socialmente utili, ad esempio molte scuole ed aziende la stanno usando per obiettivi educativi e formativi, viene usata per l’apprendimento di lingue straniere anche nelle Università di Harvard e di Oxford e, in Italia, l’Università degli Studi di Torino e l’Università della Calabria, di Bergamo, di Milano, di Urbino, di Teramo e di Perugia. Nel 2007 durante il 18º Congresso di Chirurgia dell’Apparato Digerente promosso dal prof. Giorgio Palazzini ed in collaborazione con Johnson & Johnson Medical Italia, venne trasmessa nel mondo virtuale la prima operazione chirurgica di ernia inguinale, da allora un altro utilizzo di Second life nelle università è stato quello delle lezioni di chirurgia dove vengono rappresentate agli studenti operazioni virtuali che raffigurano minuziosamente tutte le fasi dell’operazione.

Interessantissime inoltre,sono le ricostruzioni storiche di antiche città che riproducono fedelmente non solo l’architettura dell’epoca ,ma anche la vita che vi si conduceva nel preciso periodo storico, queste ricostruzioni vengono utilizzate in varie scuole per le lezioni di storia antica, archeologia ed altro.

Certo “immergersi” completamente nel mondo virtuale può portare certamente a qualche eccesso, come è successo ad una coppia inglese: Amy e David Pollard, lei ha chiesto il divorzio dal marito, perché lo ha scoperto mentre il suo personaggio virtuale di Second Life andava con una prostituta virtuale. La donna sospettava della condotta “online” del marito e aveva addirittura ingaggiato un investigatore privato virtuale, che pedinasse l’avatar del marito all’interno di Second Life, il quale ha raccolto le prove di molteplici “tradimenti”. David Pollard ha ammesso di avere incontrato qualche donna, ed aver chattato con loro, ma ha negato di avere fatto “cyber-sesso” con loro. Ma la moglie non ha voluto sentire ragioni, e lo ha lasciato, per quanto la riguardava, sempre di tradimento si era trattato.

Quindi, giochiamo pure con le realtà virtuali, ma non dimentichiamo mai di tenere i piedi ben piantati per terra, una terra reale!!!

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