Attualità

RIFORME – Casini promette di non strozzare il dibattito parlamentare

ROMA – Tutti i temi caldi sul
tappeto, nel ”rush finalè’ dei lavori di Montecitorio prima della pausa
estiva, ma anche quelli scottanti della politica, non esclusa la verifica nella
Cdl: dalle riforme (”non strozzero’ il dibattito”), fino tema dell’identità
del centrodestra e al sostegno alla linea di Marco Follini. Pier Ferdinando
Casini non si sottrae a nessuna domanda dei cronisti nel corso della
tradizionale cerimonia della consegna del Ventaglio che, anche a Montecitorio,
precede lo ‘stop’ estivo dei lavori parlamentari.

Il presidente della Camera affronta subito il nodo del calendario dell’aula,
dove i lavori sono rallentati dall’ostruzionismo dell’opposizione (”ancora a
livelli fisiologici”) e la Lega preme per incardinare subito l’esame del ddl
sulle riforme. ”Non intendo strozzare il dibattito parlamentare – dice – Mi si
puo’ chiedere tutto, ma non di venire meno ad una impostazione garantistà’. ”Garantiro’
un tempo sufficiente nell’ambito del contingentamento”.

Ma si puo’ stabilire ”nelle prossime orè’ ”un percorso serio, anche con il
governo”. Casini indica la strada del possibile accordo: il Senato ha impiegato
18 ore e 30 minuti per il dibattito in aula, più 84 ore e 35 minuti per l’esame
degli articoli, si potrebbe seguire quel modello, tenendo conto pero’ che i
deputati sono il doppio dei senatori. Come a dire, tempi doppi. D’altra parte,
il contingentamento dei tempi non si discute. ”E’ una regolà’ e, in quanto
tale, ”nè logica, nè illogica, va semplicemente applicata al meglio”.

Quanto all’ostruzionismo ed al ricorso allo strumento della fiducia, al momento,
per il presidente di Montecitorio ”non sono avvenuti in termini esasperati”,
rispetto al passato, anche se Casini mette in guardia dal rischio che nei
prossimi due anni si verifichi ” uno scivolamento verso queste due parallele
possibilità’ . L’immagine è quella di rapporti distesi con maggioranza,
opposizione e anche con il governo, nei confronti del quale resta solo ”l’emergenzà’
del question time che prevede la presenza del premier: il regolamento, dice
Casini, o si rispetta o si cambia.

Poi arriva l’elogio del compromesso ”alto”. ”La politica – afferma il
presidente della Camera – è fatta di compromessi. Solo una concezione sciocca e
vuota della politica puo’ ritenere che i compromessi sono sempre sbagliati. De
Gasperi ne ha raggiunti tanti: quando il compromesso è alto, è necessario.
Serve infatti a difendere valori e principi”.

Casini non dismette i panni di presidente della Camera, ”ma non vivo sulla
lunà’, afferma. Percio’ risponde a chi gli chiede se abbia condiviso la linea
del segretario dell’Udc nei giorni della verifica. Con Follini c’è ”grande
stima ed amicizià’, conferma. Poi sgombra il terreno dai sospetti, affermando
di ”non credere a disegni neo-centristi”. Ma sottolinea il problema dell’identità
del centrodestra, posto da Follini. Un problema con il quale, ”prima o poi
bisognerà confrontarsi”. ”La grande questione – sottolinea – è riuscire a
passare da un bipolarismo determinato dalle persone ad un radicamento reale
della politica del centrodestra e del centrosinistra. Quando è – si chiede
Casini – che l’Italia sarà finalmente un paese con le carte in tegola per stare
in Europa a pieno titolo con il bipolarismo?”.

E se la polemica sul neocentrismo è ”un falso problemà’, il presidente della
Camera invita piuttosto a ”confrontarsi seriamentè’ con il problema posto non
solo da Follini ma, ad esempio, anche dagli 80 parlamentari di Fi che hanno
scritto al premier per aprire una riflessione sul partito azzurro. ”Il
centrodestra ha un leader carismatico, Berlusconi, ma ha un radicamento
politico, culturale ed istituzionale che renda questa questa grande area, che
rappresenta la metà degli italiani, un punto di riferimento per l’oggi e per il
domani? O vive di un effetto provvidenziale e che rischia, in quanto tale, di
esaurirsi?”, chiede Casini.

Allora il problema ”è di sedimentare due grandi aree popolari nella società
italiana: una progressista di centrosinistra e una popolare moderata di
centrodestra. Questo è il tema della democrazia italiana…”.

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