Norme & Prassi

Il testo della legge finanziaria 2005. Prevede una manovra complessiva di 24 miliardi di euro (Ddl Cdm 29.9.2004)


Una manovra da 24 miliardi, cosi’
articolata: 9,5 miliardi dal tetto del 2% sugli aumenti della pesa corrente, 7,
5 miliardi sul fronte delle entrate, 7 miliardi di una tantum da dismissioni
immobiliari, 1,5 miliardi da minori interessi, compensati da 1,5 miliardi di
maggiore spese. E’ questa in estrema sintesi il nocciolo duro della finanziaria
per il 2005, approvata dal Consiglio dei Ministri del 29 settembre 2004. Una
manovra finanziaria dichiarata “semplice ma solida” dallo stesso Ministro
dell’Economia i cui punti chiave sono i seguenti:

– la cosiddetta “manutenzione della base imponibile” per 7
miliardi di euro mediante la revisione degli studi di settore e la previsione
di un concordato di massa triennale, denominato “pianificazione fiscale” e
servirà a determinare in modo preventivo le imposte da pagare per un triennio.
In pratica i contribuenti che aderiranno al concordato preventivo avranno una
limitazione nei poteri di accertamento da parte del fisco oltre a sconti sulle
aliquote da applicare ai redditi dichiarati;

– l’innalzamento delle rendite catastali per gli immobili
situati nelle zone di pregio e l’individuazione del livello adeguato del canone
di affitto rapportato al valore dell’immobile; introdotti anche diversi
meccanismi per l’emersione dei redditi sommersi derivanti dai contratti
d’affitto non registrati;

– estesa anche all’acquirente la sanzione in caso di
evasione IVA per l’acquisto di un bene;

– sul versante “una tantum” sono previste dimissioni degli
immobili in uso al Ministero della Difesa: entro la fine di aprile 2005
l’Agenzia del Demanio dovrà individuare quelli non più utili a fini
istituzionali; un programma i dismissioni immobiliari sono previste anche da
parte del Ministro dell’Economia da realizzare attraverso lo strumento della
cartolarizzazione e dei fondi immobiliari;

– introdotta la “Golden rule”, cioè la previsione del tetto
del 2% alla crescita della spesa del 2005: questo si applicherà alla spesa
corrente e a quella in conto capitale, con le sole eccezioni delle spese per la
previdenza, le prestazioni sociali, il funzionamento degli organi
costituzionali, trasferimenti all’Unione europea, interessi sui titoli di Stato
e spese derivanti da accordi internazionali;

– Regioni e Comuni potranno tornare a manovrare i tributi
locali: le Regioni con le addizionali i Comuni con maggiorazioni di aliquote e
tasse locali, per far fronte alla crescita della spesa che non dovrà superare
il 4,8% sul 2003;

– le retribuzioni per i dipendenti pubblici potranno
aumentare del 3,7%; blocco del turnover con la fissazione di rigidi paletti
sulle nuove assunzioni e su questa linea sarà più difficile aumentare il
personale a contratto;

– i dipendenti pubblici potranno usufruire di agevolazioni
per l’acquisto di personal computer;

– confermati anche gli incentivi per la diffusione della
banda larga e della televisione digitale terrestre;

– aumentate del 10% le sanzioni per le infrazioni al divieto
di fumo: i proventi di tale aumento saranno rassegnati alle singole
amministrazioni per il potenziamento degli organi ispettivi e di controllo come
pure per la realizzazione di campagne pubblicitarie anti-fumo.

Il provvedimento inizierà il suo iter alla Camera.

Il testo che viene presentato è provvisorio. E’ dunque
suscettibile di modifiche – apportate anche durante il Consiglio dei ministri –
fino al momento della presentazione al Parlamento


Allegato:

https://www.litis.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *