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Con il nuovo iter Cassazione sprint. Via alla struttura per smaltire 200 ricorsi al giorno

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Con
la prospettiva di esaminare in media 150-200 ricorsi al giorno (a meno che non
se ne aggiungano altri fra quelli già depositati) è partita concretamente la
nuova struttura unificata nel settore civile della Cassazione (si veda
ItaliaOggi del 12/5/2005). Sono già all’opera i magistrati designati, che
stamattina hanno ricevuto la visita del primo presidente Nicola Marvulli e del
presidente aggiunto Vincenzo Carbone. L’obiettivo è quello di rendere più’
veloci i tempi dei procedimenti attraverso un esame preliminare che serve ad
individuare le cause i inammissibilità o improcedibilità dei ricorsi, non
tralasciando quelli cosiddetti ´feriali’ che possono essere definiti in modo
tempestivo anche mediante richiamo ai fini di una definizione congiunta. A
fronte dell’enorme numero di istanze che quotidianamente arrivano a palazzaccio
si spera di rendere più agevole l’esame dei ricorsi che sopraggiungono ma anche
di smaltire l’arretrato.

I
risultati? la prospettiva sembra essere quella di mettersi alacremente al lavoro
e di verificare fra sei mesi l’esito, frutto di questa innovazione che potrebbe
anche avere un intento deflattivo all’esterno, scoraggiando la presentazione di
ricorsi in fatto inammissibili. Il meccanismo della nuova struttura prevede che
una volta depositato il ricorso ed esauriti tutti gli adempimenti necessari da
parte della cancelleria centrale, preposta ad accogliere tutte le istanze, ed
una volta decorsi i termini per la presentazione dei controricorsi e dei ricorsi
incidentali, gli atti verranno trasmessi alla struttura unificata e non più
agli archivi della suprema corte.


Una volta individuata la sezione competente a trattare una determinata materia,
il consigliere più anziani di quest’ultima indicherà chi dovrà accertare che
il ricorso è definibile nelle forme previste dall’articolo 375 del codice di
procedura civile.

Si
aspetterà di raggiungere il numero di almeno 40 ricorsi da trattare in camera
di consiglio per fissare l’udienza a porte chiuse per la definizione dei ricorsi
feriali davanti ad un collegio di giudici composto da quei magistrati della
sezione che fanno parte della stessa struttura unificata.

I
ricorsi che non potranno essere definiti in camera di consiglio verranno
classificati dai magistrati del massimario (indicheranno anche le questioni
giuridiche prospettate nel ricorso e forniranno indicazioni utili a prevenire
decisioni contrastanti su una stessa questione giuridica) e saranno quindi
trasmessi alla sezione competente.

Fonte:
Italia Oggi

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