Penale

Sì dalla Cassazione ai pedinamenti GPS senza autorizzazione per chi e’ indagato – Cassazione Penale, Sezione V, Sentenza n. 9667/2010

Via libera al pedinamento satellitare “senza autorizzazione preventiva” da parte del giudice nei confronti di chi e’ indagato. Lo sottolinea la Cassazione (quinta sezione penale, sentenza 9667) rilevando che “la localizzazione mediante il sistema di rilevamento satellitare (Gps) degli spostamenti di una persona nei cui confronti siano in corso indagini costituisce una forma di pedinamento non assimilabile all’attivita’ di intercettazione di conversazioni o comunicazione”. Ecco perche’, dice piazza Cavour, per questo tipo di pedinamento “non e’ necessaria alcuna autorizzazione preventiva da parte del giudice”.

 

In questo modo la Suprema Corte ha respinto il ricorso di tre extracomunitari residenti nel torinese nei confronti dei quali il gip presso il Tribunale di Alessandria aveva disposto la misura carceraria sulla base di pedinamenti avvenuti appunto tramite il sistema Gps. Inutilmente i tre indagati hanno fatto ricorso in Cassazione lamentando in particolare “la violazione sulla disciplina della privacy” relativamente alle rilevazioni dei dati tramite sistema Gps.

La Cassazione ha respinto il ricorso dei tre extracomunitari e ha ricordato che in questo caso non c’e’ stata alcuna violazione della privacy in quanto “essendo in corso indagini” nei confronti dei tre il pedinamento satellitare non prevede la preventiva autorizzazione del giudice.

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