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Napolitano, misure per emergenza carceri

(ANSA) – ROMA, 13 MAG – L’auspicio che ‘le iniziative assunte per contrastare l’emergenza del sistema carcerario conseguano il risultato di un miglioramento delle condizioni generali’ e’ stato espresso dal Presidente della Repubblica. Che ha inviato un messaggio al Capo del Dipartimento, Franco Ionta, in occasione della festa del Corpo di Polizia Penitenziaria. ‘Anche in un momento difficile per il sovraffollamento, la Polizia Penitenziaria assolve in silenzio alle sue delicate funzioni’, ha scritto il Capo dello Stato. Il capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria e Commissario straordinario per il piano carceri, Franco Ionta, durante la cerimonia per il 194/mo annuale della fondazione del Corpo dei ‘baschi azzurri’ ha sottolineato: ‘Le difficolta’ del sistema’ penitenziario ‘che hanno determinato la dichiarazione dello stato di emergenza non possono certo dirsi superate, ma abbiamo delineato e avviato il progetto per superare l’emergenza e ragionare in termini di stabilizzazione del sistema’.  Parlando alla presenza del Capo dello Stato Giorgio Napolitano e del ministro della Giustizia Angelino Alfano, Ionta ha tirato le somme del piano che per risolvere l’emergenza sovraffollamento prevede la realizzazione di 11 nuovi istituti penitenzairi e di 20 padiglioni in carceri già esistenti per garantire 9.510 nuovi posti (i detenuti sono ora 67.510 ma la capienza regolamentare è di 45.543 posti). “Il piano carcere – ha detto il capo del Dap – è partito da questa consapevolezza: ampliare le strutture penitenziarie, introdurre misure deflattive, incrementare gli organici. Il punto di partenza è il record assoluto di presenze di detenuti degli ultimi anni, strutture vecchie e fatiscenti, organici del personale insufficienti”. Si tratta dunque di un “sistema inadeguato per assolvere il dettato costituzionale” previsto dall’art. 27 della Costituzione secondo cui “la pena non può essere contraria al senso di umanità e deve tendere alla rieducazione”.

Ionta ha sempre ritenuto, e lo ha ribadito anche stamane nel corso della cerimonia presso l’Arco di Costantino, che l’indulto del 2006 è stato una “occasione mancata” dal momento che “all’eccezionalità della misura deflattiva, che aveva consentito una massiccia riduzione delle presenze, non sono seguiti provvedimenti in grado di risanare il sistema”. Se il 2010 è stato “l’anno dell’emergenza e della progettualità”, il 2011 – ha assicurato il capo del Dap – è “stato aperto con l’avvio delle sottoscrizioni dei protocolli d’intesa con le Regioni per avviare la costruzione dei nuovi edifici penitenziari e con l’avvio dei lavori per la costruzione di nuovi padiglioni all’interno degli istituti esistenti”. Il sovraffollamento è ciò che desta “maggiore preoccupazione” perché – ha fatto notare Ionta – “il sovraffollamento determina condizioni di vita a volte insopportabili, rende difficile la gestione della quotidianità, della sicurezza e rende il lavoro della polizia penitenziaria faticoso e logorante”.

Intanto, il piano carceri varato dal governo per la realizzazioni per 20 nuovi padiglioni in istituti penitenziari già esistenti e di nuove 11 carceri sta procedendo ed è a buon punto: “Lo scorso mese di febbraio – ha sottolineato il ministro della Giustizia Alfano – si sono concluse tutte le progettazioni definitive dei 20 padiglioni”. Le cui procedure di gara “potranno tutte concludersi entro la fine del mese di giugno o luglio 2011; la successiva consegna dei lavori e il loro avvio potrà avvenire nei successivi 60 giorni e, da quella data, la completa realizzazione di un padiglione è stata stimata in un tempo di 450 giorni di lavoro”. Un po’ di più ci vorrà per la costruzione delle nuove 11 carceri: “Ad oggi sono state firmate – ha sottolineato Alfano – le necessarie intese con la Provincia autonoma di Bolzano, con il Veneto, la Sicilia, le Marche, il Piemonte e il Friuli Venezia Giulia” per la realizzazione di nove nuovi istituti. Terminate le progettazioni preliminari delle 11 strutture “entro il 2011”, Alfano assicura che “sarà possibile avviare le relative gare”.

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