Cronaca

Anziana scomparsa da agosto 2011: arrestato il marito

Avrebbe ucciso e nascosto il corpo  della moglie, Maria Francesca Cimò, per gli amici Mariella, 72 anni, al culmine di una lite per motivi economici e passionali. È l’accusa contestata dalla Procura di Catania a Salvatore Di Grazia, di 76 anni, arrestato da Carabinieri per omicidio e soppressione di cadavere.

La donna è scomparsa dall’abitazione della coppia, il 25 agosto del 2011, ma la denuncia fu presentata dal marito il 5 settembre successivo. Il corpo della donna non è stato trovato.

Il caso di Mariella Cimò è stato trattato anche dalla trasmissione ‘Chi l’ha visto?’. Il provvedimento restrittivo è stato emesso dal Gip Alessandro Ricciardolo su richiesta del sostituto procuratore Angelo Busacca.

La coppia era sposata da 43 anni, ma negli ultimi periodi c’erano stati dei contrasti tra marito e moglie, in particolare sulla gestione di un autolavaggio self service per autovetture di Aci Sant’Antonio, di proprietà della Cimò e nel quale lavorava il Di Grazia. La donna lo voleva vendere, mentre il marito era assolutamente contrario, anche perché, sostengono gli investigatori, “utilizzava gli uffici per incontri legati a relazioni extraconiugali”.

“A carico del Di Grazia – spiega il procuratore capo Giovanni Salvi in una nota – sono stati raccolti elementi indiziari, costituiti innanzitutto dal contrasto tra le dichiarazioni rese dal predetto, a partire dalla denuncia di scomparsa, e gli elementi obiettivi raccolti (quali le immagini tratte da telecamere, gli accertamenti sui tabulati telefonici, gli acquisti effettuati, il rinvenimento nell’esercizio commerciale delle buste che avevano contenuto il denaro che il Di Grazia asseriva esser scomparso dalla cassaforte di casa)”.

Secondo la Procura, Di Grazia avrebbe anche tenuto comportamenti “atti a sviare le indagini” e avrebbe avuto “un’improvvisa disponibilità economica nei giorni immediatamente successivi al 25 agosto, nonostante avesse dichiarato che la moglie aveva portato con sé tutto il denaro custodito nella loro cassaforte”.

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