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Venezuela, 7 morti negli scontri di piazza

hqdefaultE’ di almeno sette morti il bilancio delle vittime negli scontri che si sono verificati a Caracas tra oppositori e chavisti. Lo rendono noto fonti ufficiali.

Le vittime sarebbero state provocate dagli scontri tra sostenitori del leader dell’opposizione Capriles e l’erede di Hugo Chavez, Maduro, vincitore per un soffio delle elezioni di domenica.

I media governativi venezuelani riportano numerosi attacchi contro sedi del Partito Socialista Unito del Venezuela (Psuv, il principale partito “chavista”) e uffici pubblici in vari parti del paese. Una delle vittime – informa l’Agenzia Venezuelana di Notizie (Avn) – è morta per ferita di arma da fuoco durante “azioni di gruppi radicali di destra” a Baruta, nello stato di Miranda, il cui governatore è l’ex candidato oppositore Henrique Capriles. José Gregorio Vielma Mora, governatore “chavista” di un altro stato, Tachira, ha detto che un militante del Psuv, è morto a causa di “una aggressione di ‘caprilisti’ fascisti’ nella località di Cordero.

L’emittente all news Telesur ha dato conto che nel quartiere La Limonera di Caracas una persona è morta e un’altra è rimasta gravemente ferita in un attacco attribuito a “un gruppo antichavista”.
La quarta vittima delle violenze della notte scorsa si sarebbe registrata nella città di Maracaibo.

Appello di Capriles: manifestare pacificamente
L’ex candidato alla presidenza dell’opposizione venezuelana, Henrique Capriles, ha convocato oggi i suoi concittadini a manifestare oggi “in pace” davanti alle sedi del Consiglio Nazionale Elettorale (Cne) per esigere che si proceda a un nuovo conteggio dei voti delle elezioni di domenica scorsa.

“Che nessuno ceda davanti alle provocazioni, la nostra lotta è ferma ma pacifica. A noi interessa che regni la pace. All’illegittimo no”, ha scritto Capriles sul suo account di Twitter, in riferimento al presidente eletto Nicolas Maduro, di cui non ha riconosciuto l’elezione.
In un altro messaggio, il leader oppositore ha aggiunto: “oggi mobilitazioni in PACE in tutti gli Stati e negli uffici regionali del Cne, con la nostra richiesta di contare voto a voto”.

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