Attualità

Sentenza storica contro il fumo condannato l’Ente tabacchi

Duecentomila
euro più un’altra cospicua somma per le spese legali. Li dovrà pagare l’Ente
tabacchi italiani – che oggi si chiama British-AmericanTobaco Italia Spa – agli
eredi d’un incallito fumatore, Mario Stalteri, deceduto nel ’91 per un tumore
che secondo i familiari sarebbe stato provocato appunto dal fumo. L’ha deciso
la Corte d’Appello civile di Roma presieduta dal dottor Claudio Fancelli, che
ha anche condannato l’Eti a rimborsare a Paola Giacalone, vedova di Stalteri, e
a suo figlio, Domenico Marcello, le spese sostenute per portare avanti la causa
civile avviata nel ’94.

La
decisione della Corte d’Appello ribalta nella sostanza quella presa in primo
grado dal Tribunale civile, che s’era espresso in senso diametralmente opposto:
le pretese degli eredi di Stalteri, infatti, erano state rigettate dai giudici,
per i quali la morte del fumatore sarebbe stata provocata da una sua scelta,
ossia, appunto, quella di fumare. La Corte d’Appello, avvalendosi anche d’una
consulenza medico legale, è pero’ stata di diversa opinione, ritenendo che
la produzione e il
commercio di sigarette siano attività pericolose e che al fumatore debba esser
fornita un’adeguata attività informativa affinchè possa valutare i pericoli
cui puo’ andare incontro facendo uso di tabacco.

L’Ente tabacchi,
in una nota, ha comunque annunciato che impugnerà la sentenza della Corte
d’Appello. La Società, precisa la nota, fa presente infatti che ”non possono
essere imputate a Eti (acquisita solo alla fine del 2003 da Bat Italia) le
responsabilità per fatti verificatisi nel periodo in cui le attività di
produzione e commercializzazione del tabacco erano svolte in via esclusiva
dall’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato”. Nel caso su cui si è
pronunciata la Corte di Roma, sottolinea ancora Bat, ”il danno lamentato
riguarda il periodo precedente al ’91, mentre l’Eti è stato istituito nel ’98.
Per questo motivo, la Società manifesta comunque la propria sorpresa per
questa decisionè’.

 

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