Attualità

PATENTE: VIA LIBERA A SANATORIA PUNTI, VENERDI’ IN CDM

Via libera
al pre-consiglio dei ministri alla sanatoria che restituirà i punti in patente
agli automobilisti multati senza essere stati identificati. Il provvedimento è
infatti passato oggi all’esame preliminare dell’esecutivo e, salvo imprevisti, verrà
portato venerdi’ in consiglio dei ministri, secondo quanto apprende l’ANSA.

E la novità di oggi è che chi ha documentati e giustificati motivi
che gli impediscono di sapere chi era alla guida al momento dell’infrazione
potrà addurli per evitare la maxi-multa da 500 a 2 mila euro.
Penalizzazione prevista in caso di rifiuto del proprietario dell’auto multata
di fornire il nome del conducente al momento dell’infrazione.

Il testo del decreto che è passato oggi al vaglio del pre-cdm prevede
la restituzione dei punti a tutti gli automobilisti a cui è stata contestata
un’infrazione senza essere identificati alla guida dell’auto, e non solo a
quelli che hanno fatto ricorso.

I proprietari dell’auto che si opporranno a fornire il nome del ‘vero’
conducente rischiano pero’ una multa fino a 2.000 euro che potrà essere
evitata appunto solo adducendo documentati e giustificati motivi. Se, insomma,
si potrà dimostrare l’impossibilità di risalire a chi guidava al momento
dell’infrazione perchè, ad esempio, l’auto risultava rubata e regolarmente
denunciata. O perchè, ad esempio, nel momento dell’infrazione commessa
l’intestatario dell’auto risultava all’estero e il veicolo oggetto di vari
passaggi in comodato.

Questa è l’unica modifica apportata oggi al testo del decreto che
dovrà ora essere approvato in cdm e che è stata decisa oggi per non
incorrere, nuovamente, in rilievi di anticostituzionalità del provvedimento.
La modifica delle regole che disciplinano la nuova patente a punti si è
infatti resa necessaria per risolvere le lacune lasciate aperte dalla sentenza
della Corte Costituzionale che aveva dichiarato illegittima la decurtazione dei
punti in patente senza l’identificazione del conducente.

Il provvedimento ribadisce pero’ per i proprietari dell’auto l’obbligo
di fornire i dati del conducente responsabile della violazione degli articoli
del codice. In caso di rifiuto, stabilisce una multa che va da 500 a 2.000 euro, a seconda
della gravità dell’infrazione.

Il decreto si occupa anche della ri-attribuzione dei punti ai soggetti
che hanno subito la decurtazione senza che sia stato identificato il
conducente. E, quindi, della gran parte degli automobilisti italiani, quelli
cioè che hanno ‘scoperto’ di aver commesso l’infrazione solo quando si sono
visti recapitare a casa multa e comunicazione dei punti decurtati. Per
riottenere i punti perduti sarà necessario che l’interessato presenti
un’istanza. Le modalità e le procedure per ottenere la riattribuzione dei
punti saranno pero’ oggetto di un successivo decreto interministeriale

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