Civile

Ipoteca illegittima: La Cassazione bacchetta Equitalia – Cassazione Civile, Sentenza 4077/2010

Dalla Cassazione uno stop all’utilizzo indiscriminato dell’ipoteca per debiti esattoriali. Con la recente sentenza n. 4077 dello scorso febbraio, è stato accolto il ricorso di un contribuente di Castellammare di Stabia il quale lamentava di aver subito una iscrizione ipotecaria da parte di Equitalia Polis per un debito di appena 916,93 euro. Secondo la tesi del ricorrente, l’utilizzo della misura cautelare ipotecaria sarebbe legittima soltanto per debiti tributari superiori ad 8.000 euro così come previsto dall’art. 77 del DPR 602/73. Non quindi nel caso in questione.

Da parte sua, l’Agente per la riscossione Equitalia sosteneva la correttezza del suo operato in quanto, a suo dire, il limite minimo di 8.000 Euro fissato dalla norma citata sarebbe applicabile solo nel caso di avvio della espropriazione immobiliare, consentendo perciò di iscrivere ipoteca anche per importi inferiori alla predetta soglia.
Sposando la tesi del contribuente, la Suprema Corte a Sezioni Unite ha sancito l’illegittimità di tale prassi. Recita la sentenza: rappresentando un atto preordinato e strumentale all’espropriazione immobiliare, anche l’ipoteca soggiace al limite per essa stabilito, nel senso che non può essere iscritta se il debito del contribuente non supera gli 8.000,00 Euro.
La decisione non sembra lasciare adito a dubbi: Equitalia Polis (e di conseguenza tutte le altre esattorie riunite ad oggi sotto la holding Equitalia) non ha il diritto di ricorrere all’ipoteca sugli immobili dei contribuenti morosi se il debito da saldare è inferiore alla soglia di 8.000 euro.
La motivazione è da ricercarsi nell’invasività di tale misura cautelare, a volte avviata senza neanche una preventiva informazione del contribuente, e nella sproporzione tra l’ammontare del debito ed il valore dell’immobile ipotecato. Tra l’altro, per importi esigui, la normativa consente ad Equitalia la possibilità di attivare altre misure coercitive quali il fermo amministrativo (ossia le cosiddette ganasce fiscali) e il pignoramento del conto corrente.
Il nuovo orientamento giurisprudenziale delle Sezioni Unite rende, in pratica, illegittime migliaia se non milioni di iscrizioni ipotecarie a carico dei cittadini italiani e apre finalmente una strada maestra alla tutela dei diritti dei contribuenti, spesso vessati da prassi consolidate ma prive di qualunque fondamento giuridico

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