Attualità

Piazza Fontana, sentenza beffa: tutti assolti. Spese processo a parenti vittime

Dopo otto ore di camera di consiglio, la
Cassazione ha confemato le assoluzioni per i tre imputati principali
Carlo Maria Maggi, Delfo
Zorzi e Giancarlo Rognoni, assolti il 12 marzo 2004 dalla corte d’ assise
d’appello di Milano. Inoltre la seconda sezione penale ha condannato
alle spese processuali gli stessi famigliari delle vittime che si erano
costitute parti civili.

La sentenza assolutoria è stata confermata per
i tre imputati principali Carlo
Maria Maggi, Delfo Zorzi e Giancarlo Rognoni. E’ maturata la
prescrizione invece per Stefano Tringali, colpevole di favoreggiamento nei
confronti di Zorzi, la cui pena in appello era stata ridotta da tre anni ad un
anno. Per l’effetto del rigetto dei ricorsi della Procura e delle parti civili,
la seconda sezione penale ha condannato alle spese processuali gli stessi
famigliari delle vittime che si erano costitute parti civili.

Le reazioni
"L’unica cosa che posso dire è che questa è
una Corte di legittimità. Ha agito secondo diritto". Cosi’ il procuratore
generale della Cassazione, Enrico
Delehaye
, ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano un
commento sulla decisione della Cassazione, che ha confermato le assoluzioni di
Delfo Zorzi, Carlo Maria
Maggi e Giancarlo Rognoni. Alla richiesta di fornire un suo giudizio, come
cittadino e non come rappresentante dell’accusa, il pg ha risposto: "Ho
detto quello che potevo, forse più di quanto ci si aspettasse".

"Non posso essere contento di questa
decisione. Tuttavia, per valutarla, attendo di conoscere le motivazioni dei
giudici della Seconda sezione penale". Questo il primo
commento espresso dall’avvocato dello Stato, Massimo Gannuzzi, che ha
rappresentato in Cassazione la presidenza del Consiglio dei Ministri e il
Ministero dell’Interno.

"La verità giudiziaria non si esaurisce
sempre nella condanna dei singoli responsabili: mi sembra che la sentenza di
appello che ha assolto i singoli imputati abbia affermato chiaramente che gli
attentati del 12 dicembre, come quelli precedenti, furono opera dei gruppi di
Ordine Nuovo e questo rimane cosi’ un punto fermo". Queste le parole di
Guido Salvini, che nel
1990 riapri’ come giudice istruttore del Tribunale di Milano le indagini sulla
strage del 1969.

 

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