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Parmalat: Cassazione, Tanzi condannato a 8 anni per aggiotaggio

Callisto Tanzi
Callisto Tanzi

L’ex patron della Parmalat, Callisto Tanzi è stato definitivamente condannato dalla Cassazione per aggiotaggio. Il Supremo Collegio ha rideterminato l’iniziale condanna – 10 anni – in 8 anni ed 1 mese di reclusione, per effetto della prescrizione di alcuni episodi di false informazioni al mercato. Sono stati dichiarati prescritti, per Tanzi, i reati fino al 18 giugno 2003. I giudici della Quinta sezione penale hanno inoltre ricalcolato, al ribasso, sempre a causa della prescrizione, la condanna per il consigliere indipendente di Parmalat, Luciano Silingardi: aveva avuto 3 anni in appello, ora esce con 1 anno, 2 mesi e 15 giorni di reclusione con sospensione condizionale della pena. Per lui la prescrizione è stata dichiarata fino all’episodio dell’8 dicembre 2003. E’ stata, inoltre, annullata con rinvio alla Corte d’Appello di Milano, la condanna a 2 anni e 6 mesi per Giovanni Bonici, ex presidente di Parmalat Venezuela.

I supremi giudici hanno poi respinto il ricorso di Bank of America e del funzionario dell’istituto di credito statunitense, Luca Sala che, comunque, era stato già prosciolto. La Quinta sezione penale, infine, ha dichiarato inammissibili i ricorsi delle 17 parti civili contro il proscioglimento dei consiglieri indipendenti, Paolo Sciumé ed Enrico Barachini. Con questo verdetto esce, sostanzialmente confermata – perlopiù eccetto le dichiarazioni di prescrizione – la sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Milano il 26 maggio 2010 con il quale era stato riconosciuto il diritto dei 32 mila piccoli risparmiatori truffati dal crac del gruppo Parmalat a ricevere 100 milioni di euro, titolo di provvisionale, come risarcimento del danno. Questa provvisionale era stata negata in primo grado. Nel corso dei processi di primo e secondo grado i risparmiatori erano riusciti ad ottenere circa 90-95 milioni di euro concludendo accordi di transazione con Bank of America. Complessivamente il crac è stato pari a circa mille milioni di euro.

La difesa di Calisto Tanzi ha presentato immediatamente istanza di sospensione della pena alla Procura della Repubblica di Milano. Lo ha reso noto Giampiero Biancolella, uno dei legali di Tanzi, che sta raggiungendo Tanzi  Parma, dove si trova in stato di completa libertà. “La Cassazione deve comunicare il dispositivo della sentenza alla Procura di Milano che emetterà l’ordine di carcerazione – ha spiegato Biancolella -: noi abbiamo chiesto che sia sospeso in attesa che il giudice di sorveglianza esamini la nostra richiesta di far scontare a Tanzi la condanna in detenzione domiciliare, come prevede la legge nei confronti delle persone che hanno compiuto 70”. Tanzi, ha detto il legale, “ha 72 anni e le sue condizioni di salute sono compromesse”. “Tuttavia – ha concluso Biancolella – non ci sono automatismi nell’applicazione della norma per gli ultrasettantenni in quanto il magistrato di sorveglianza deve valutare caso per caso la percorribilità della detenzione domiciliare”.

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